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Finarte sfida le Big e punta sui motori

Bossi: «Il gruppo cresce in tutti i settori» Sarà in vetrina anche la Fiat 8V Vignale

Angelo D'Angelo

Per costruire un'asta bisogna guardarsi intorno a 360 gradi in modo da abbracciare i gusti e le aspettative del pubblico». Kimiko Bossi, senior advisor del dipartimento di arte moderna e contemporanea Finarte racconta così la strategia di rilancio della storica casa d'aste milanese che, giorno dopo giorno, amplia i propri orizzonti.

«Siamo una realtà italiana che cerca di fronteggiare la fortissima concorrenza anglosassone e francese, mantenendo lo spirito della prima Finarte (fondata nel 1959 dal banchiere meneghino Gian Marco Manusardi ndr)», aggiunge Bossi rimarcando che «vorremmo rimanere in linea con quel marchio e con quel concetto di casa d'aste. Siamo una realtà che sta crescendo con dipartimenti sempre più forti». Una strategia che è stata attuata sia per linee esterne con l'acquisizione della casa d'aste romana Minerva (specializzata in gioielli e libri antichi) sia per linee interne.

Quest'ultimo obiettivo di sviluppo viene perseguito con l'organizzazione di aste dedicate ai collezionisti come quella che si è svolta il 25 marzo a Bergamo. Sono state poste all'incanto 129 motociclette tra le quali molti modelli delle case italiane più famose, con particolare focus sulla Rumi, storica azienda bergamasca, e sulla Vespa con una rarissima «Farobasso» del 1947. «Quello delle moto è stato un esperimento di successo sia per affluenza di pubblico sia per le vendite, con una risposta in linea, sia in termini di immagine», spiega Bossi. Ora la prossima tappa si chiama Mille Miglia. «È un progetto dedicato alle auto d'epoca molto importante e mai realizzato prima, che si svolgerà a Brescia in concomitanza con la gara di vetture storiche», sottolinea la senior advisor. La star del catalogo dell'asta del 14 maggio sarà la Fiat 8V Vignale: si tratta dell'unica «Coupé Corsa» allestita dalla carrozzeria torinese tra le dieci stradali chele furono affidate dal Lingotto. La stima d'asta è di 2-2,5 milioni di euro, segno del valore di questo gioiello del made in Italy.

«A maggio aggiunge Bossi abbiamo in programma otto aste tra Milano e Roma: gioielli, auto e, soprattutto, arte moderna e contemporanea che con la fotografia rappresenta i nostri dipartimenti di specializzazione». Per l'arte, ricorda l'esperta, «saremo ancora ai Frigoriferi Milanesi, mentre in autunno avremo una sede nuova dove riuniremo magazzini, sede d'asta e uffici che attualmente si trovano nella nostra attuale sede a Brera». Proprio l'arte moderna e contemporanea ha caratterizzato il grande successo a novembre dell'asta milanese di Finarte, nella quale molti lotti sono stati aggiudicati sopra il valore di stima. Tra questi è risaltato una penna su carta di Boccioni, diventato l'emblema della nuova vita della casa d'aste. «Per la prossima asta ci stiamo concentrando sul 900 e sul figurativo guardando, come sempre, in tutte le direzioni dai futuristi ai maestri degli anni '60 e '70, abbiamo ancora un mese permettere a punto tutti i lotti». La filosofia di Finarte, infatti, non si basa su categorie artistiche definite a priori, ma è orientata a soddisfare il più possibile i gusti del pubblico. La prossima asta di gioielli e orologi si svolgerà ancora al Grand Hotel et del Milan in Via Manzoni il 21 maggio.

«La precedente racconta Bossi ha avuto una buona accoglienza e attualmente siamo in fase di raccolta che in questo ambito è tutta incentrata sulle collezioni private».

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