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Fini: "Governo non è legittimato solo dalle urne"

Il presidente della Camera: "Solo una visione mitologica della democrazia può indurre a ritenere che la funzione di governo si traduca automaticamente in un’agenda legislativa predefinita a senso unico". Bonaiuti replica: "Berlusconi è legittimato"

Fini: "Governo non è legittimato solo dalle urne"

Roma - Disco rosso, fermi tutti. La voce fuori dal coro del Pdl è sempre quella, quella di Gianfranco Fini. Con il presidente della Camera che, partecipando a una tavola rotonda a Montecitorio, dice: "Non dobbiamo dimenticare che proprio il confronto parlamentare è in grado di dare piena legittimazione democratica alla decisione politica. Solo una visione mitologica della democrazia può infatti indurre a ritenere che la funzione di governo si traduca automaticamente in un’agenda legislativa predefinita a senso unico".

Non solo dalle urne "La legittimazione democratica a governare - prosegue Fini - non è infatti solo un dato iniziale che scaturisce dalle urne, ma si rafforza giorno dopo giorno nell’affrontare e nel risolvere i problemi sempre nuovi e inattesi che si presentano sul terreno concreto dei bisogni della collettività. In un sistema parlamentare come il nostro - sottolinea Fini - il rapporto quotidiano fra governo e parlamento serve appunto a far valere di fronte ai cittadini, in modo trasparente e motivato, la responsabilità per le decisioni che si prendono durante l’intero arco della legislatura. È solo attraverso questo confronto quotidiano che le iniziative politiche del governo e della sua maggioranza diventano come richiede la Costituzione politica nazionale, cioè quella unitaria sfera deliberativa in cui tutte le forze politiche sono chiamate a concorrere con metodo democratico".

La replica di Bonaiuti "Berlusconi ha tutte le carte in regola perché ha la legittimazione popolare che gli deriva dalla grande vittoria elettorale, ma gode anche del consenso quotidiano dei cittadini visto che tutti i sondaggi dicono che il gradimento nei suoi confronti è molto elevato e supera di molto il 60%". Così Paolo Bonaiuti, portavoce del premier Silvio Berlusconi commenta le parole di Fini. Secondo Bonaiuti, in ogni caso, la dichiarazione del presidente di Montecitorio non dovrebbe essere letta come un "attacco".

Poi il sottosegretario guarda al futuro dei rapporti Berlusconi-Fini: "Credo che sia questione di giorni, a strettissimo giro di qualche giornata si vedranno e parleranno: sono i due co-fondatori e decideranno su una serie di questioni che ritengo siano più gonfiate dalla tentazione mediatica di trovare qualcosa che da una reale divisione fra i due".

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