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Fini: "Libertà di stampa? Non è mai sufficiente"

Il presidente della Camera è intervenuto alla presentazione della relazione annuale dell'Agcom. Calabrò: "La libertà d’informazione è forse una libertà superiore ad altre costituzionalmente protette e va difesa da ogni tentativo di compressione"

Fini: "Libertà di stampa? Non è mai sufficiente"

Roma - La libertà di stampa non è mai sufficiente. È l’opinione del presidente della Camera, Gianfranco Fini, che questa mattina, nella sala della Lupa di Montecitorio, è intervenuto in occasione della presentazione della relazione annuale dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. "Un grande paese democratico - ha detto Fini - ha bisogno a mio avviso di una informazione forte, libera ed autorevole e in un grande paese democratico la libertà di stampa non è mai sufficiente".

Tv, spazio a nuovi operatori La svolta digitale televisiva è "un’occasione da non perdere" per «salvaguardare spazi adeguati ai nuovi operatori" evitando "ogni tentazione di arroccamento a difesa di antiche rendite di posizione". "Ciò significa - ha rilevato Fini - da un lato, garantire a tutti gli operatori esistenti di poter continuare a trasmettere, espandendo anche la propria offerta; dall’altro, salvaguardare spazi adeguati ai nuovi operatori, secondo un modello di effettivo pluralismo e di pari opportunità, al fine di evitare barriere d’ingresso e discriminazioni ". "È quanto dovranno saper fare tutti gli attori istituzionali e non. E quanto mi auguro saprà fare il Parlamento nell’interesse esclusivo del nostro Paese".

"Il futuro è internet" ma l’Italia è "ancora troppo indietro" perché "mancano i più volte annunciati investimenti pubblici sulla banda larga", ha aggiunto Fini. Su internet, secondo la terza carica dello Stato, "verremo ad informarci, ad intrattenerci, a richiedere servizi. È sulla rete che leggeremo le news o vedremo la tv. Per questo l’accesso ad internet deve configurarsi come la nuova frontiera del servizio universale del terzo millennio. Questa consapevolezza sta crescendo a tal punto che in alcuni paesi l’accesso ad internet è divenuto diritto di rango costituzionale". "Purtroppo - ha rilevato Fini - in Italia, siamo ancora indietro. Solo il 47% della popolazione adulta italiana è utente internet, a fronte del 75% della Germania, del 70% del Regno Unito, del 63% della Francia.

Calabrò: libertà d'informazione superiore alle altre "La libertà d’informazione è forse una libertà superiore ad altre costituzionalmente protette e va difesa da ogni tentativo di compressione". Lo ha detto il presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Corrado Calabrò, durante la relazione annuale al Parlamento. Un Calabrò che ha indicato in proposito l’adozione dello strumento dell’autoregolamentazione."«In uno Stato di diritto - ha chiosato - solo la verità processuale dopo un giudizio definitivo può privare l’uomo della dignità e dell’onorabilità.

La verità televisiva, mediatica, la diffusione di indiscrezioni e illazioni pongono sotto nuovi aspetti il problema della tutela della dignità umana".

 

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