Finisce in cella l'inafferrabile truffatore gentiluomo

Praticamente un genio. O un Arsenio Lupin versione Belpaese. Era riuscito infatti a vendere 14 volte di seguito la stessa società immobiliare di Montecarlo ricavando 5 milioni di dollari spediti alle isole Cayman e un inesistente hotel di lusso a Guadalupe per un milione di dollari. Inoltre era riuscito a ingannare persino la mafia russa vendendo Mercedes inesistenti e, finito in carcere una sola volta in Germani nel 1992, era evaso grazie a uno scambio di identità.

Sono stati gli investigatori del commissariato «Città Studi» a mettere fine alle sue scorribande di raggiri milionari. Daniele Ginefra, 47 anni, originario di Tramutola in provincia di Potenza, è stato arrestato infatti a Milano dopo che le polizie di mezza Europa lo cercavano per una condanna a un cumulo pena di 14 anni di carcere.

Dal commissariato Città Studi è stato consegnato alla giustizia grazie alla segnalazione di un gruppo di imprenditori tedeschi. I poliziotti hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse da tre distinti tribunali italiani.

Specializzato in truffe di brevetti, sceglieva le sue vittime consultando un sito internet sul quale vengono pubblicate le nuove invenzioni industriali, indirizzo e dati dei produttori. Elegante, gentile e all'occorrenza particolarmente distinto, il truffatore aveva fatto proprio dell'apparenza un punto di forza per apparire più credibile. Inoltre, al Nostro, non mancava certo l'eloquenza, dote gli ha permesso per anni di truffare decine di persone in tutto il mondo guadagnando milioni di euro e poi fuggendo chissà dove.

Dopo la «bella vita» Ginefra ora si dovrà accontentare dello spazio di una cella. Attenzione, però, che non evada anche da lì.

PaFu

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