Roma

Fiorini, telecomando nella fondina

Anche quest’anno Lando Fiorini ha fatto centro al Puff con il suo nuovo spettacolo «Ma ’ndo vai se il decoder non ce l’hai!!», in scena fino a primavera a via Zanazzo 4 con i testi di Delle Donne-Borrelli-Fiorini, i movimenti coreografici di Gabriella Panenti e i costumi di Graziella Pera.
A confermarlo, il pieno di spettatori, i tanti applausi e le continue risate che hanno accompagnato per due ore la sua scanzonata performance e quella dei suoi compagni Camillo Toscano, Loretta Rossi Stuart e Laura di Mauro. In perfetto equilibrio scenico, con il telecomando in mano, al grido «è bello fare zapping» e con in primo piano il tanto vituperato decoder, tutti hanno puntato i riflettori sulla versione digitale terrestre della tv, dando vita con ironia e comicità a un susseguirsi di gag e siparietti accompagnati da battute fulminanti che inevitabilmente hanno coinvolto l’intera sala. Ed ecco in primo piano la sfida tra Rai, Mediaset e Sky nell’accaparrarsi il telespettatore. Ma in ogni caso dice Lando nei panni del vendicatore dei telespettatori «se vuoi vedè qualcosa devi pagà». E giù allora sulle trasmissioni sportive, con il «fuocomico» mirato su Ilaria D’Amico, per poi spostare la lente di ingrandimento sul mondo sempre più variopinto delle veline, delle escort e, non ultimo, dei trans, fonte di sorprese per gli amanti delle scappatelle coniugali che utilizzano internet come canale di ricerca. Si sorride della crisi economica, del governo e inevitabilmente di Berlusconi.
Per risolvere i nostri problemi si fa ricorso a maghi sulla cresta dell’onda come Harrry Potter, Mandrake e «Samantha la strega che te incanta» , interpretata dalla spigliata e versatile show-girl Laura Di Mauro, la new-entry del Puff. Ancora sotto i riflettori finiscono politici di destra e di sinistra: Brunetta contro i fannulloni, Prodi con la sua soporifera voce, la Jervolino dal timbro stridulo e Mara Carfagna - interpretata da una sensuale e bellissima Loretta Rossi Stuart - nei panni della presentatrice di un programma televisivo sulla salute con al centro Luciano Onder, illustratore delle più terrificanti patologie. La satira, tutta romanesca, su come l’Italia venga rintontita quotidianamente dalla tv non risparmia Piero Angela che promuove la scoperta del «mandrillo dello Yucatan», Paolo Fox con il suo oroscopo o Marzullo.
Alla ribalta anche il viagra, per molti una vera ossessione, che un «maestro di tantra calabrese», interpretato dal poliedrico Camillo Toscano, suggerisce di sostituire con il peperoncino per saziarsi di «sesso come fosse pane». In conclusione «per cambiare vita occorre il telecomando giusto». Alla fine dello spettacolo Fiorini ha voluto plaudire la volontà del governo Berlusconi di valorizzare il dialetto. «Da una vita canto e recito in romanesco, noi pe’ grazzia de Dio semo romani», dice con voce orgogliosa, coperta da applausi a non finire.

Come sempre, nello spazio riservato alle canzoni, Lando Fiorini ha dato sfoggio di una voce immutata nel tempo, perfetta nell’interpretare «Che bello sta con te», «Sotto le stelle» e l’indimenticabile «Roma nun fa la stupida sta sera».

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