Cronache

Firenze, colletta in chiesa per aiutare gli ucraini contro i russi

Nella chiesa greco-cattolica ucraina dei Santi Apostoli a Firenze si chiedono offerte ai fedeli per comprare una termocamera da combattimento. Il cardinal Betori si dissocia

La locandina affissa in chiesa
La locandina affissa in chiesa

A Firenze si raccolgono i soldi per comprare una termocamera per i soldati ucraini in combattimenti. In chiesa. E più precisamente nella chiesa greco-cattolica dei Santi Apostoli Simone e Giuda Taddeo.

"Stiamo raccogliendo offerte libere per comprare una buona termocarmera per un gruppo di soldati ucraini che adesso combattono in prima linea del fronte sul territorio di Donetsk e Lugansk in Ucraina! - si legge nell'avviso affisso in chiesa - Questa termocamera che costa tremila euro può salvare la vita dei nostri ragazzi ucraini. Noi vogliamo che loro tornino vivi"

L'avviso della colletta è apparso anche sulla pagina Facebook della comunità religiosa, ma ha raccolto il biasimo del cardinale arcivescovo di Firenze, mons. Betori, che si è totalmente dissociato dall'iniziativa.

Dalla curia fiorentina collaboratori dell'arcivescovo hanno puntualizzato di "non essere stati messi al corrente e di dissociarsi da un'iniziativa giudicata impropria per una realtà ecclesiale". Per la chiesa dei Santi Apostoli ha replicato invece il sacerdote Volodymir Voloshyn: "La termocamera non è un'arma, in Ucraiana dobbiamo salvare la nostra gente".

Non è la prima volta che la comunità fiorentina aiuta i soldati ucraini impegnati al fronte nei combattimenti contro i separatisti russi nelle regioni orientali del Paese. Questa volta, però, non si tratta di inviare cibo o medicine, bensì una termocamera da impiegare in battaglia, del costo di circa tremila euro.

I soldi vengono raccolti ai Santi Apostoli ma anche nella chiesa di San Francesco a Prato.

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