Cronache

Firenze, spugne fritte come esche letali per cani

Quando si scioglie la pastella, le spugne si gonfiano e soffocano l'animale

Firenze, spugne fritte come esche letali per cani

Spugne fritte utilizzate come micidiali esche avvelenate per i cani. La storia, raccapricciante, arriva da Firenze, dove negli ultimi giorni si sono succedute sempre più numerose le segnalazioni di animali avvelenati – e in più di un caso uccisi - da questi bocconi letali.

Come racconta La Nazione, tutto è cominciato quando in un giardino privato della zona dell’Isolotto sono state ritrovate alcune spugne fritte, abbandonate probabilmente da qualche residente non troppo amico dei cani.

Le spugne, che la cottura nell’olio rende molto appetibili tanto ai cani quanto ai gatti, si gonfiano e vanno a occludere l’esofago degli animali una volta che i succhi gastrici hanno sciolto la pastella della frittura.

Se all’Isolotto il problema della convivenza tra abitanti e proprietari di cani è noto da tempo (già negli anni scorsi si erano registrati numerosi tentativi di avvelenamento all’interno di alcune aree cani), l’allarme riguarda ormai anche altri quartieri del capoluogo toscano.

Tra le zone maggiormente controllate dalla polizia locale ci sono quelle di via di Villamagna e quella dell’acquedotto, dove alcuni anni fa vennero ritrovate anche polpette letali farcite di lamette da barba. E ancora, bocconi avvelenati con del topicida, forse destinati ai roditori ma troppo spesso ingeriti anche da cani e gatti.

Secondo quanto riporta il quotidiano di Firenze, l’Enpa ha aperto undici fascicoli per avvelenamento, ai danni di cani, gatti e scoiattoli.

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