FISCO Tante agevolazioni: dalla ristrutturazione all’intermediazione per l’acquisto dell’immobile

Anche in tempi di crisi il mattone rappresenta un porto sicuro, tanto più che non dovrebbero mancare le occasioni, in Italia e ancor più all’estero, dalla Spagna agli Usa, dove il settore immobiliare ha visto ridursi le quotazioni in modo ben più marcato. Certo, le restrizioni poste dalle banche nell’accesso al credito non sono di poco conto, né va sottovalutato l’impegno a rimborsare un mutuo per un periodo lungo venti o trent'anni, considerando anche l’attuale congiuntura. Del resto, se nel 2002 erano necessari 15 anni di stipendio per acquistare un appartamento di 90 mq in una zona semicentrale di una grande città, lo scorso anno, stando alle rilevazioni di Adusbef e Federconsumatori, ce ne volevano 20. Ma se è vero che il mercato immobiliare nostrano evidenzia richieste in forte calo e quotazioni medie in discesa, con punte del 6%, è altrettanto assodato che ora è più facile ottenere sconti da chi vende, ben oltre il range canonico del 5-10%; così, se non si ha fretta nella ricerca, l’affare è alla portata. Altrettanta cura va posta nella scelta del mutuo: chi opta per il tasso variabile, oggi ai livelli più bassi di sempre, deve comunque essere consapevole che nell’arco del periodo di restituzione le rate possono tornare a salire come è stato nello scorso biennio. Le banche non fanno sconti, ma è possibile tutelarsi con finanziamenti che prevedano un tetto massimo per il tasso applicato. Gli abbuoni di cui è invece possibile approfittare sono di natura fiscale: nella dichiarazione dei redditi 2009 si può infatti sfruttare una detrazione più generosa per gli interessi passivi sui mutui prima casa, scomputabili al 19% dall’imposta lorda fino a 4mila euro; inoltre, si possono detrarre le spese d’intermediazione sostenute per l’acquisto, anche con il solo preliminare di compravendita registrato e a patto di concludere in seguito la stipula.

Se poi l’immobile è da ristrutturare, è prevista la detrazione del 36% su una spesa massima di 48mila euro, da suddividere in dieci rate annue; le agevolazioni valgono anche per l’acquisto entro giugno 2012 da imprese che abbiano avviato nel 2008 il recupero edilizio.

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