Dopo il caos di Capodanno, sta tornando alla norma la situazione allaeroporto di Fiumicino. Ieri, nonostante laumento dei controlli di sicurezza e lelevato numero di passeggeri transitato nello scalo della Capitale e valutato in oltre 100 mila presenze, traffico regolare e smaltimento pressoché nella norma delle file ai controlli di sicurezza. Affollamento solo intorno alle 9 di mattina, in concomitanza con la partenza dei voli cosiddetti a «rischio», quelli diretti verso Stati Uniti, Gran Bretagna e Israele, ma la congestione è stata presto risolta grazie allapertura di nuovi varchi di sicurezza.
Le misure messe in atto dal giorno dopo il fallito attentato sul volo Amsterdam-New York hanno provocato una serie di ritardi, come avviene ormai da diversi giorni in tutti gli scali del mondo, nelle partenze di tutte le compagnie che assicurano collegamenti con gli Usa. Le punte maggiori, questa mattina, sono state fatte registrare dal volo per Philadelphia della Us Airways (due ore), dai voli Alitalia diretti a New York, Newark, Miami, con ritardi compresi tra unora e quaranta ed unora e venti, e da quelli di Delta ed American Airlines per New York (unora). Per i passeggeri diretti negli Stati Uniti Alitalia consiglia di presentarsi al check-in con almeno tre ore danticipo rispetto allorario previsto di decollo, prima di affrontare tutti i controlli, che hanno visto triplicate allimbarco le verifiche manuali (ispezioni di tutti i passeggeri diretti in Paesi a rischio, impiego degli «sniffer» anti-esplosivo, eccetera) e che ora riguardano il 100 per cento dei viaggiatori.
E a proposito di controlli, proprio ieri il ministro dellInterno Roberto Maroni ha anticipato lintenzione da parte del dicastero di acquistare i cosiddetti «body scanner» per aumentare la sicurezza nei principali aeroporti italiani. «Io sono favorevole a questi strumenti e abbiamo già pronte le risorse per acquistarli, però dobbiamo superare la posizione dei garanti delle privacy europee che hanno deliberato la loro contrarietà», ha detto il ministro in unintervista a un quotidiano. Maroni ha annunciato che per il 7 gennaio è previsto un incontro con i responsabili di Enac, «per trovare una soluzione. La nostra intenzione è di metterli subito a Fiumicino e Malpensa».
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