Per le flotte resta il diesel il carburante preferito

I dati dell'Osservatorio Top Thousand. Il commento di Ruggiero (Aniasa)

Piero Evangelisti

Le flotte aziendali sono protagoniste di una profonda evoluzione. Quasi nove company car su dieci, infatti, vengono acquisite dalle aziende attraverso il noleggio a lungo termine: è un dato che emerge dallo studio «Flotte Aziendali 2016» condotto da Top Thousand, l'Osservatorio sulla mobilità aziendale composto da fleet e mobility manager di grandi aziende. La ricerca è stata presentata all'autodromo di Vallelunga, durante la seconda edizione di Fleet Motor Day, evento che ha visto la partecipazione di oltre 200 fleet manager che, oltre a un'intensa attività di networking, hanno potuto provare le vetture messe a disposizione dalle Case che sono intervenute massicciamente confermando la validità della formula dell'evento organizzato da Fleet Magazine con il patrocinio di Top Thousand, presieduta da Riccardo Vitelli, e Aniasa, l'Associazione nazionale industria dell'autonoleggio e servizi automobilistici della quale è presidente Fabrizio Ruggiero. La preferenza che le aziende accordano alNlt si riflette sull'andamento del settore «che come ha sottolineato Ruggiero continua a crescere anche quest'anno e ha fatto segnare un incremento del 5% nel primo trimestre nelle immatricolazione di noleggi a lungo e breve termine. Lusinghiero ha proseguito il presidente di Aniasa è il risultato ottenuto in termini di share perché nello stesso periodo le vetture a noleggio hanno raggiunto una quota del 23% del mercato totale».

Dalla ricerca emerge che il diesel è il carburante preferito dalle aziende con oltre l'81%, ma sono in crescita tutte le alimentazioni alternative, dal metano al Gpl, dalle ibride alle elettriche. Ok è l'andamento delle emissioni medie dei veicoli aziendali, oggi su 120 g/km. «Stiamo riscontrando una maggiore sensibilità verso le emissioni ha commentato Ruggiero che porta a scelte più consapevoli e premiate da un maggiore valore residuo delle auto green». Secondo la ricerca il dispositivo che i driver vorrebbero vedere installato è il navigatore satellitare, seguito da Bluetooth, sensori di parcheggio e cruise control. Il vero boom, nei prossimi anni, arriverà però dalla black box che consente il costante monitoraggio della flotta arrivando a documentare eventuali sinistri. «Oggi delle 600mila vetture a Nlt circolanti in Italia sono già 100mila quelle dotate della scatola nera conferma Ruggiero ma su quelle di recente immatricolazione la quota è molto più elevata».

Secondo il presidente di Aniasa una tematica verso la quale le aziende dovrebbero essere maggiormente attente è la prevenzione dei furti «un'autentica piaga, che colpisce soprattutto i veicoli nuovi, molto ricercati anche per le parti di ricambio, una criticità che rappresenta un danno medio annuo di 57 milioni per il solo comparto del Nlt».

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