Elezioni Regionali 2015

Forza Italia: "Effetto Renzi dissolto, noi se uniti vinciamo"

Brunetta attacca il premier: "Sconfitta netta del renzismo, si dimetterà". Romani: "Berlusconi ha dato una scossa al centrodestra"

Forza Italia: "Effetto Renzi dissolto, noi se uniti vinciamo"

Nonostante non sia stato il 4 a 3 sperato, il centrodestra è soddisfatto del risultato delle elezioni Regionali.

"Al momento con i dati che stanno arrivando ne viene fuori una sconfitta netta di Renzi e del renzismo, direi una sconfitta mortale", dice Renato Brunetta a Repubblica, "Il premier si dimetterà. L’effetto Renzi delle europee non c’è più. D’altra parte lo si era già visto nelle elezioni in Trentino, dove il Pd era tornato sotto il 30%, addirittura al di sotto delle amministrative precedenti. Altro che il 40% delle europee. Siamo di fronte alla sconfitta di Renzi, Mister 40% è morto, il partito di Renzi non c’è più, tutti i suoi candidati sono stati asfaltati al di là del soviet Toscana. La spinta propulsiva di Renzi è finita e ci saranno gravi ripercussioni nel Pd e nel governo. Voglio vedere se ora Renzi insisterà sull’Italicum, il renzismo è scoppiato, siamo tornati al Pd che se la gioca con il centrodestra come ai tempi di Bersani".

Il capogruppo di Forza Italia alla Camera ieri ha sentito Silvio Berlusconi e ha riferito di come il Cavaliere sia "molto preoccupato per il dato dell’affluenza2. "Ma, al tempo stesso, è convinto che ha anche una speranza: vale a dire, se tornassero a votare 10-20% di italiani in più, molto probabilmente sarebbero italiani dalla parte del centrodestra, dalla parte dei moderati", ha aggiunto Brunetta.

All'interno del partito, del resto, sono convinti che sia stato proprio il leader ha dare una sferzata alle urne. "Il ritorno di Berlusconi è stata una scossa, quando il leader esercita fino in fondo la propria leadership cambia completamente lo scenario", dice Paolo Romani al Corriere della Sera, secondo cui il voto in Liguria mostra "l'inizio di una ripartenza".

"Di fronte abbiamo un percorso di 2 anni e mezzo che è stato tracciato: un rassemblement che porta ad un partito moderato e di centrodestra, aggregare tutto ciò che non si riconosce nelle false rivoluzioni di Renzi", dice il capogruppo al Senato, "La rottura elettorale fra la sinistra e il partito renziano non è un episodio isolato, è una frattura destinata a crescere e scaricarsi nei prossimi mesi anche in Senato, dove noi prevediamo che Renzi possa perdere la sua maggioranza".

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