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Fossil e Google: accordo per lo sviluppo dei wearable

Fabrizio Rinversi

La notizia merita considerazione nel contesto dell'universo smartwatch: per una volta non è l'azienda produttrice di orologi a rivolgersi al know-how dei colossi mondiali della tecnologia, ma l'opposto. Lo scorso 17 gennaio, infatti, il gruppo texano Fossil ha annunciato il progetto di vendere per 40 milioni di dollari a Google la proprietà intellettuale relativa ad una tecnologia smartwatch attualmente in fase di sviluppo. In base all'accordo, una parte del team R&D del Gruppo Fossil (oltre 200 persone) che attualmente supporta il trasferimento della proprietà intellettuale, si unirà a Google. Nell'ambito di una transazione in cui si evidenzia l'investimento condiviso di Fossil Group e Google nell'industria dei wearable. D'altronde, l'azienda di Richardson in questi ultimi anni ha puntato moltissimo sugli orologi tech, distribuendoli su 14 dei suoi marchi di proprietà e in licenza.

«Fossil Group ha raggiunto un successo significativo nel business dei wearable focalizzandosi sul design e sulla forte conoscenza dei bisogni dei consumatori e delle loro preferenze di stile ha affermato Greg McKelvey, Executive Vice President, Chief Strategy e Digital Officer di Fossil Group -. La nostra tecnologia avanzata ha il potenziale di migliorare la nostra esistente piattaforma, insieme a Google continueremo ad aumentare la crescita dei wearable». Stacey Burr (Vice President del Product Management, Wear OS by Google) conferma: «I wearable - pensati per il benessere, la semplicità d'uso, la personalizzazione e l'utilità - hanno l'opportunità di migliorare la vita fornendo ai consumatori le informazioni di cui necessitano in un colpo d'occhio. Gruppo Fossil e Google danno vita a un portfolio diversificato di smartwatch per supportare i bisogni in evoluzione del consumatore attivo e dinamico».

La transazione dovrebbe concludersi entro questo mese, segnando un altro fondamentale step compiuto dall'industria orologiera.

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