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Il francese Richard non si batte ma tre azzurrini si fanno onore

Enrico Campana

Che l'anima giovane del golf sia il pitch & putt? Sembra provarlo la quinta edizione degli Internazionali d'Italia "p&p" (buche accorciate dette "executive", per una lunghezza da 40 a 90 metri e una distanza del campo 18 buche fino a 1200 metri) in cui tre indiavolati ragazzini italiani hanno tenuto testa al favoritissimo francese Jean Claude Richard ripetutosi a un anno di distanza sul percorso del Golf Club Centanni di Bagno a Ripoli (Firenze).
Se Richard, tutt'altro che un giocatore del golf da operetta, campione europeo in carica e carta sicura nella classiche, conferma il dominio degli stranieri (4 successi in 5 edizioni, unica vittoria italiana col ferrarese Trasforini) in una gara orfana dei più forti, gli irlandesi, costretti a un dietro front per un lutto imprevisto quando già stavo per imbarcarsi sull'aereo per l'Italia, una sorta di scatenatissimo trio di ragazzini della via Pal, fiorentini, ha dunque messo il sale sulla coda alla gara.
Alle spalle di Richard, sono finti a soli 3 colpi il 19enne Vanni Rastrelli, terzo l'11enne Giordano Gubernari e quarto il 14enne Tommaso Bianchi . "Hanno mostrato uno spirito diverso dalla ciurma", gongola il vice-presidente della Federazione "p&p", Leonardo Sabatino, al quale non par vero di esibire un simile successo proprio quando, in settimana, si recherà al CONI per presentare la pratica di riconoscimento della sua Federazione, già forte peraltro di una struttura organizzativa e tecnica che comprende 3000 tesserati, 20 circoli, sparsi in 10 regioni comprese le isole (per saperne di più cliccare www..pitchputt.it o www.fippa.net).
Si tratta, dice il dirigente, di un adempimento formale, la FIG ha già dato il suo nulla-osta e farà da tutor per l'ingresso ufficiale dei "piccoli golf", importanti per la causa. Per molti ragazzi, si tratta di un approccio popolare ed economico per praticare uno sport che richiede mezzi. Il tesseramento, compresa l'assicurazione, costa solo 10 euro, offre l'accesso a tutti i percorsi "e siamo su cifre inferiori al nuoto libero", puntualizza Sabatino ricordando l' esempio del suo Golf Maggiolino, provincia di Roma, dove giocano ben 160 soci.
Il 6° Open d'Italia è previsto ancora al Centenni che chiuderà il ciclo triennale. La quinta edizione ha registrato anche due buche in uno, del francese Richard alla 17 e di Nicola De Vita alla 5.


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