Cronache

Francia, l'ex presidente l'Oreal contro il chiosco di patatine fritte

Lo scontro si trascina addirittura in tribunale. L'accusa: "Emana cattivo odore davanti a casa in Val d'Isere"

Francia, l'ex presidente l'Oreal contro il chiosco di patatine fritte

Scontro in tribunale nelle Alpi francesi fra l'ex presidente del gigante della cosmetica, L'Oreal, che si ritiene danneggiato dai «cattivi odori» che arrivano da un chiosco di patatine fritte che campeggia proprio davanti a casa sua, nell'elegante stazione sciistica di Val d'Isere. Ex capo de L'Oreal per 20 anni, sir Lindsay Owen-Jones ha denunciato insieme ad altri coinquilini Valerie Maertens, che gestisce il chiosco, per «forti fastidi olfattivi, odori di cucina e di frittura che risalgono fino agli appartamenti e alle terrazze». Non solo, secondo sir Lindsay lo «snack-frites» di fronte a lui arreca danno alla «notevole vista e alla tranquillità eccezionale» del sito, a causa delle «numerose sedie, sdraio, tavoli, tende e ombrelloni, cestini e veicoli» che la vendita di patatine comporta. Lindsay Owen-Jones arrivò alla guida de L'Oreal nel 1988, all'età di 42 anni. Vi rimase fino al 2006, prima di diventare presidente del colosso della cosmetica, guadagnando 2 milioni di euro all'anno. La sua pensione gli assicura 3,4 milioni all'anno.

Nel 2005, l'erede L'Oreal, Liliane Bettencourt, gli assegnò un bonus di 100 milioni di euro al netto delle tasse.

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