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Frecce tricolori in Libia La Russa: sì all'esibizione No del principe Andrea

Interrogazione al ministro della Difesa. I Radicali puntano il dito contro le esibizioni che la formazione acrobatica dell’Aeronautica militare effettuerà a Tripoli, in occasione della visita di Berlusconi in Libia. Il duca di York non parteciperà

Frecce tricolori in Libia 
La Russa: sì all'esibizione 
No del principe Andrea

Roma - "Quanto costa la trasferta delle Frecce Tricolori?". Lo chiedono i senatori Radicali nel gruppo del Pd Marco Perduca e Donatella Poretti in un’interrogazione al ministro della Difesa riferendosi a una serie di esibizioni che la formazione acrobatica dell’Aeronautica militare effettuerà a Tripoli, in occasione della visita di Berlusconi in Libia (l’ultima settimana di agosto), ma anche nella Capitale della Federazione russa. "L’esibizione delle Frecce Tricolori a Tripoli è un impegno che il Governo ha assunto sulla base di una richiesta venuta dalla Libia", ha replicato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, spiegando che i costi sono comunque contenuti.

Il principe Andrea non andrà Con un asciutto comunicato il palazzo reale britannico ha fatto sapere che "Non ci sono piani per una vista del Duca di York in Libia". La Bbc aveva anticipato qualche giorno fa che il viaggio era in forte dubbio, dopo le polemiche causate dai festeggiamenti in Libia per il ritorno dell’attentatore condannato per la strage di Lockerbie, Abdelbaset al-Megrahi. La visita, volta a promuovere i rapporti commerciali tra Londra e Tripoli, sarebbe dovuta avvenire a inizio settembre.

La polemica dei Radicali "La visita del Presidente Berlusconi al grande amico dittatore Muammar Gheddafi dovrebbe aiutare a capire, tra le altre cose - afferma Marco Perduca - come procede l’entrata in vigore del trattato Italia-Libia, un accordo che, contrariamente a quanto sbandierato anche dai Ministri Maroni e La Russa, avrebbe dovuto bloccare le fughe dei disperati d’Africa, ma che proprio in questi giorni ha appalesato la sua totale inefficacia confermando quanto denunciato dai Radicali alla Camera e al Senato in sede di Ratifica del Trattato". Nell’interrogazione si chiede di sapere "quale sia il bilancio annuale della pattuglia acrobatica; se questo, in virtù della crisi, abbia subito dei ridimensionamenti come tutte le altre voci del comparto difesa; in particolare il dettaglio del calendario delle esibizioni dell’ultima settimane del mese d’agosto; quanto questa verrà a costare e su quali voci del bilancio dello stato i costi delle manifestazioni agostane verranno spalmati; quali misure di sicurezza vengono schierate in occasione di esibizioni multinazionali e chi garantisce tale sicurezza".

La Russa respinge le accuse "L’esibizione delle Frecce Tricolori a Tripoli è un impegno che il Governo ha assunto sulla base di una richiesta venuta dalla Libia" e "non si è mai discusso di annullarla", quanto ai costi "i Radicali basta che consultino una carta geografica per scoprire che la Libia è molto vicina, l’esibizione aTripoli costa come un’esibizione a Trieste, anzi forse anche meno". Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, fa sapere di aver "accolto la richiesta della Libia perché per noi è importante che dopo tante vicessitudini, dopo che per lungo tempo il governo libico ha messo in atto una politica anti italiana vi siano adesso rapporti bilaterali nell’abito dei quali la richiesta di un’esibizione delle Frecce Tricolori è un chiaro riconoscimento all’eccellenza italiana".

I Radicali all'attacco "La Russa ha ritenuto non dover rispondere all’interrogazione, la domanda quindi resta valida - ha ribadito il senatore radicale, Marco Perduca - quanto costa questa ennesima gratificazione al dittatore libico, la cui visione del mondo da relativismo culturale anti-occidentale abbiamo potuto apprezzare in occasione della sua visita in Italia".

Perduca ha violuto ricordare al ministro che "la base da cui partono le Frecce Tricolori è vicino alla cittadina di Rivolto di Codroipo in provincia di Udine, la geografia quindi la deve ripassare lui, visto che ritiene che un’esibizione a Tripoli costi quanto una a Trieste".

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