Friuli, immunità alle auto blu Niente multe e punti blindati
Anche gli autisti degli assessori regionali potrebbero ottenere la superpatente in dotazione a chi guida la vettura del presidente
Anche gli autisti degli assessori regionali potrebbero ottenere la superpatente in dotazione a chi guida la vettura del presidente
Da allora, a diventare un volto noto a tutti gli automobilisti friulani e giuliani che ogni giorno - per necessità di mantenere una famiglia - percorrono nel rispetto dei limiti le tratte autostradali che collegano Trieste, Udine e Pordenone, è stato il solo «Lato B» della First Car regionale, cioè il didietro metallizzato in grigio Marostica dell’Alfa Romeo 166 Luxury 3.2 V6 a 24 valvole del presidentissimo. Un lampo come quello senza interpunzioni di Giovanni Pascoli - «apparì sparì» -; qualcosa che più che correre, vola basso. Senza sottrazione di punti dalla patente dell’autista-agente. E se arriva una multa, la paga Pantalone.
Ovvio che prima o poi i peones e i loro conducenti alzassero il capo, chiedendo pari dignità. Se ne parla, con il sostegno dei sindacati dell’ossimorica categoria della Funzione pubblica, nel superfluo e costoso falansterio regionale di via Carducci 6, a Trieste: dotare gli autisti della «superpatente» di cui sono titolari, oltre al Ligotti, i loro omologhi capitolini. Pudicamente le parti interessate parlano di progetto, o per l’esattezza «di un tavolo tecnico per valutare la possibile introduzione e la relativa emissione di una patente di servizio analoga a quella già prevista da altre pubbliche amministrazioni». Parole. Che tradotte significano: licenza di scarrozzare in lungo e in largo, senza curarsi del tachimetro, i «ministri» regionali per l’indilazionabile taglio del nastro di una sagra enogastronomica. Portandosi al seguito, magari, anche portaborse, borsisti, familiari e amanti (ortodossi o da Pacs che eventualmente siano). «Per venire incontro a questa improvvisa esigenza - ironizza e si indigna Paolo Ciani, consigliere regionale di An - non sarebbe forse più semplice dotare il presidente Illy e la sua giunta di elicotteri per poter arrivare puntuali ai vari appuntamenti taglianastri?».
In altre parole, ciò che assessori e relativi autisti chiedono è la licenza di poter infrangere impunemente anch’essi le regole del codice: frantumare i limiti di velocità, superare in curva, tenere le cinture slacciate, percorrere le aree pedonali e chi più ne ha più ne vìoli.
In origine - questo va precisato - la patente di servizio era nata come logica eccezione concessa per più che ovvi motivi a uomini della Polizia, della Stradale, dei Carabinieri e delle Forze dell’ordine in genere per poter svolgere il proprio lavoro contro la delinquenza.
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