Roma

Il Frosinone pensa al futuro: ma il vero nodo resta lo stadio

Una sconfitta a Modena chiude il 1° anno cadetto Iaconi verso l’addio

Il Frosinone già salvo saluta il suo primo campionato di serie B con una sconfitta ininfluente per 2-1 contro un Modena che aveva invece un grande bisogno dei tre punti per restare in B. I ciociari hanno comunque onorato la sfida tra canarini, andando sotto di due gol (al 9’ Longo e al 10’ del secondo tempo Pinardi su rigore) e accorciando le distanze al 33’ del secondo tempo con Margiotta su rigore. In mezzo, un Frosinone comunque pimpante, con un palo di Lodi e una traversa di Dedic. Alla fine, giocatori sotto la curva dei 200 sostenitori arrivati dalla Ciociaria.
Ora, dopo una salvezza che alla vigilia sembrava impossibile, a Frosinone si pensa al prossimo anno. Il primo nodo da sciogliere è l’allenatore: Ivo Iaconi ha il contratto in scadenza e per il tecnico artefice sia della promozione che della salvezza, il ciclo frusinate sembra decisamente al capolinea. La società pare intenzionata a seguire la pista di Sasà Campilongo, giovanissimo tecnico emergente che in due anni ha portato la Cavese dalla C2 al play-off per la serie B. Campilongo sarebbe inoltre graditissimo ai tifosi, avendo già vestito la casacca gialloblù da giocatore. Altre ipotesi: Conte dell’Arezzo e Mondonico dell’Albinoleffe.
Per quanto riguarda i giocatori, il presidente Stirpe e il direttore Graziani stanno già lavorando sulle comproprietà. Il Frosinone vuole riscattare Lodi dall’Empoli ma i toscani chiedono almeno un milione e mezzo di euro. Il Frosinone però può mettere sul piatto della bilancia Zappino, il portiere italo-brasiliano. Con l’Ascoli c'è invece da risolvere il nodo-Bocchetti, già convocato nell’under 21 di Casiraghi. Il Frosinone vuole trattenere anche Margiotta, l’attaccante rinato con 11 gol e diventato uomo-simbolo della squadra. Tra i sogni proibiti (ma chissà...) due laziali, gli attaccanti Simone Inzaghi e Igli Tare. La società sta inoltre cercando almeno un altro paio di rinforzi per reparto. Già acquistati due giovani interessanti: Trioianiello dalla Nuorese e il portiere ceco Dubek dal Tivoli.
Ma il vero nodo resta quello dello stadio. Troppo piccolo il «Matusa», che peraltro necessiterebbe di altri lavori, troppo distante il completamento del nuovo Casaleno.

La società insiste per farne uno stadio all’olandese, la politica però, Regione in testa, non riesce a dare i tempi e le certezze giuste.

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