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Full immersion alla Ferrari driver Accademy. Obiettivo: svezzare campioni

Conclusa la tre giorni di test con i piloti del vivavio della Rossa: Maisano, Marciello, Bianchi, Zampieri e Bortolotti. Il responsabile del progetto, Luca Baldisserri: «Offriamo servizi che mettono i giovani piloti in condizione di esprimere il loro talento e il loro potenziale»

Si è conclusa la tre giorni di test con i piloti della Ferrari Driver Academy, che da lunedì sono stati impegnati in sessioni di studio della lingua inglese, di allenamento mentale, di preparazione fisica e, soprattutto, di test in pista sul circuito di Fiorano.
Lunedì Brandon Maisano e Raffaele Marciello si sono alternati sulla Formula Abarth, mentre gli altri piloti del vivaio Ferrari, Jules Bianchi, Daniel Zampieri e Mirko Bortolotti, si sono cimentati mercoledì al volante di una F2008 del dipartimento F1 Clienti.
Il responsabile del progetto, Luca Baldisserri, ha spiegato come l'obbiettivo della Fda sia soprattutto quello di sviluppare un progetto rivolto ai giovani piloti che, un giorno, potrebbero esordire in F1: «Questo programma è organizzato con il supporto di tecnici altamente qualificati che lavorano per offrire una serie di servizi che mettano i giovani piloti in condizione di esprimere il loro talento e il loro potenziale».
In un simile contesto si inserisce quindi la preparazione atletica, mentale e il lavoro sulle capacità di concentrazione e di gestione dello stress: «Offriamo, ad ognuno, programmi al simulatore sempre accostati ad un test in pista, dando loro la possibilità di esprimersi con una vettura che ha caratteristiche superiori a quelle con le quali corrono solitamente nei rispettivi campionati. Cerchiamo inoltre di insegnare il corretto metodo di lavoro in pista, migliorando indirettamente anche il modo di rapportarsi con i team delle categorie con cui corrono».
Per il quindicenne Marciello essere parte del progetto Ferrari è fonte di soddisfazione ma non sinonimo di stress: «Voglio continuare a mantenere lo stesso approccio alla vita che ho avuto sino ad adesso. In questo contesto, non ho la sensazione di essere sotto esame ma vivo l'esperienza come una grande opportunità». Per Maisano invece è stata un'emozione unica «passare dai kart alla Formula Abarth e soprattutto cimentarsi su di un tracciato mitico come quello di Fiorano».
I piloti che hanno girato sulla F1 sono consapevoli dei progressi e dei risultati ottenuti. Bianchi, impegnato nella GP2 Series con il team Art, ha spiegato: «Non sono focalizzato sul tempo ma sul miglioramento delle tecniche di guida». Daniel Zampieri, pilota della World Series, ha apprezzato il metodo di lavoro con cui è organizzata l'Academy: «Lascia i piloti liberi di dare indicazioni ai tecnici sull'assetto della monoposto, in modo da migliorare la comunicazione con il team».

Bortolotti, infine, alla sua terza esperienza su una Ferrari di Formula 1 dopo i test svolti a Fiorano nel novembre 2008 e, come membro dell'Academy, lo scorso marzo, ha dimostrato di avere sempre chiaro l'obiettivo: «Voglio ottenere il massimo e continuo a lavorare per questo».

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