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FUORI DALLA NOTIZIA - Questi uccelli fanno più paura di quelli di Hitchcock

Le notizie non muoiono sulla carta, né nell'etere, né in Rete. Sopravvivono altrove. Dove, non si sa. Proviamo a immaginarlo

Le notizie non muoiono sulla carta, né nell'etere, né in Rete. Sopravvivono altrove. Dove, non si sa. Proviamo a immaginarlo.

LA NOTIZIA. È un mistero decisamente inconsueto, quello di 75 storni letteralmente piovuti dal cielo e trovati - in maggioranza morti - nel giardino di una casa a Coxley, nel Somerset, contea a sud-ovest della Gran Bretagna. Delle decine di uccelli che la signora Julie Knight, 53anni, ha ritrovato di fronte casa sua domenica pomeriggio, tutti erano in pessime condizioni, con danni alle ali, alle zampe e ai becchi, e soltanto sei erano ancora vivi. «Sembrava una scena dal film "Gli uccelli" di Hitchcock» ha raccontato la signora in un'intervista riportata oggi dal «Daily Telegraph». «È stato terrificante. Sembrava fossero svenuti in volo e piombati a terra».
Secondo gli esperti dell'associazione animalista britannica Rspca che si sta occupando del caso, gli storni potrebbero essere stati inseguiti da un predatore: «Potrebbe essere che per scappare da un'aquila gli uccelli siano discesi di colpo, calcolando male le distanze, e siano dunque andati a sbattere contro a terra». Il portavoce dell'ente animalista ha precisato che sugli animali non sono stati riscontrati segni di avvelenamento o altre anomalie. (fonte: Ansa, 11 marzo 2010)

FUORI DALLA NOTIZIA. «Ma quali aquile?! Qui da noi di aquile non ce ne sono. Diciamolo chiaramente: ci stanno prendendo in giro, con questa storia delle aquile che avrebbero attaccato gli storni trovati recentemente a Coxley quasi tutti morti. E lo fanno con uno scopo: nascondere la verità. Una verità ben più inquietante di quella che vogliono spacciarci».
Charles Lynn, che si definisce «naturalista indipendente», non si limita a contestare le posizioni delle associazioni ambientaliste britanniche in merito alla misteriosa morìa di uccelli verificatasi nel Somerset, ma lancia l'allarme. «La responsabilità - dice in un'intervista rilasciata in esclusiva alla rivista "Paleo Herald" - è dei cinesi. Invece di lamentarci dei capi di abbigliamento taroccati e dei take away che spuntano in ogni angolo dell'Occidente, dovremmo preoccuparci di quello che succede con i dinosauri piumati. Pochi lo sanno, ma il Sinosauropteryx, il Protarchaeopteryx, il Caudipteryx, il Beipiaosaurus, il Dilong, il Jinfengopteryx e compagnia non sono estinti. Quelle bestiacce originarie proprio della Cina esistono ancora. Laggiù ne hanno alcune coppie e hanno messo in piedi degli allevamenti per poi colonizzare con i giovani esemplari i nostri territori.

Credete a me: i poveri storni di Coxley sono vittime dei dinosauri piumati cinesi, altro che aquile!».

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