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Furbata di Santoro: Annozero in diretta su Sky

La serata di protesta "Rai per una notte", in programma giovedì a Bologna, trasmessa dalla tv di Murdoch e su Youtube. Il conduttore di Annozero, sul palco con Travaglio e Floris: "L'ospite d'onore sarà Luttazzi, Celentano ha rifiutato"

Furbata di Santoro: Annozero in diretta su Sky

Michele Santoro: ieri sera a Parla con me da Serena Dandini; martedì in tutti i tg per via della trasferta giudiziaria a Trani; lunedì in collegamento telefonico con L’infedele Gad Lerner. Marco Travaglio: mercoledì a Tetris da Luca Telese; riserva fissa di Victor Victoria. Giovanni Floris: martedì a Mentana condicio su Corriere.tv; mercoledì a Otto e mezzo; sempre mercoledì su Repubblica tv e Rete 7 Piemonte per il faccia a faccia Bresso-Cota; dopodomani ancora su Repubblica tv dall’Aquila.

Insomma, ciascuno dei tre tenori imbavagliati dalla par condicio Rai è sempre in tv e in rete. E per tutti e tre c’è «Rai per una notte», l’appuntamento del Paladozza di Bologna che giovedì prossimo sarà trasmessa in diretta da Sky tg 24. Lo ha rivelato il sito Dagospia, secondo il quale YouTube avrebbe contattato varie emittenti televisive per dividere la spesa ma tutte avrebbero rifiutato eccetto Sky.
La censura è un po’ come l’insicurezza. Reale o percepita, fa notizia. Quindi i tre che la denunciano sono ricercatissimi dai media. E non da questa settimana. Perché è dall’inizio della telenovela sulla par condicio - il 10 febbraio, con l’approvazione da parte della Vigilanza Rai del regolamento sull’informazione politica in campagna elettorale -, che Santoro, Travaglio e Floris sono sulle barricate e di conseguenza hanno grande visibilità mediatica.

Le ultime del conduttore di Annozero arrivano dal divano rosso della Dandini, dove si accomoda dopo essere stato accolto dal direttore di Raitre, Antonio Di Bella: «Questa è stata casa tua e potrebbe ridiventarla». E a Parla con me Santoro dice, fra l’altro, che «nessun editto bulgaro ci fermerà».

Ma già a Bologna, annunciando che l’ospite d’onore della serata di giovedì prossimo sarà Daniele Luttazzi e che invece Adriano Celentano ha declinato l’invito perché l’evento non sarà trasmesso dalla Rai, Santoro aveva promesso battaglia. «Quello che abbiamo vissuto - aveva spiegato - è censura. Si tratta di una violenza che si esercita non contro di noi ma contro il pubblico. Dimostreremo che non si potrà più fare quello che è accaduto dopo l’editto bulgaro. Non aspetterò quattro anni, mi batterò subito. La censura grazie a internet e a giornali come La Repubblica non può passare». E poi aveva attaccato il Pd perché insiste con la lottizzazione. «Il Partito democratico - ha detto - per noi è la bella addormentata. Deve dare l’esempio rinunciando a gestire indirettamente o direttamente l’informazione. Credo che Bersani abbia in testa questa visione ma deve rompere con certe tradizioni».

Quanto a Celentano, secondo Santoro ha difficoltà. «Adriano - aveva spiegato - sta cercando di fare una trasmissione per la Rai e ogni cinque minuti gli chiedono la scaletta. Lui risponde: “fate conto che io voglia rifare Rockpolitik, quindi non c’è bisogno di scaletta”.

E ovviamente le difficoltà sono molto alte».

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