Stile

Il futurismo ispira Maldamore c'è movimento nelle creazioni

L'impeto futurista dei vortici di Giacomo Balla e i turbanti indossati dalle star del primo Novecento. Il movimento reso da quadri come Bambina che corre al balcone (1912) o Dinamismo di un cane al guinzaglio (1912) e le stoffe in lamé arrotolate sulla testa dall'affascinante Marlene Dietrich. Ancora: i turbanti adornati con spille gioiello e nodi scintillanti e i candidi diamanti degli accessori tanto amati dalla divina Greta Garbo negli anni Trenta. L'arte e la moda dei primi decenni del secolo scorso hanno ispirato Licia Mattioli e la sua nuova collezione di gioielli Maldamore. Per capire come realizzare un prezioso che faccia breccia nel cuore e rappresenti il turbinio dei sentimenti, la designer ha tradotto le geometrie di Balla in linee morbide che si intersecano senza fine. Così l'oro bianco, giallo e rosa e i diamanti creano anelli e orecchini raffinati ed emozionanti. Maldamore intreccia i suoi ori come le sete utilizzate da Paul Poiret, il couturier parigino che incastonava pietre preziose nei suoi abiti dai colori vivaci (oro, porpora, aragosta, turchese, corallo) che sembravano pensati per una Sharazade persa tra le strade di Parigi.

Insomma, il mondo dell'arte, della moda e del cinema sono catturati dalle mani di Mattioli. MTiz

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