Cronaca locale

Il futuro di Milano: 3mila case di lusso Ma la crisi del mattone non è finita

Il mercato immobiliare sarà inondato nei prossimi anni da nuovi appartamenti di alta qualità Ecco come i progetti dell’ex Fiera, Porta Garibaldi e Porta Vittoria cambieranno il capoluogo

Il futuro di Milano: 3mila case di lusso 
Ma la crisi del mattone non è finita

Milano sarà inondata nei prossimi anni da un’offerta di 3mila nuovi appartamenti. Di lusso, o «di qualità». L’economia reale cerca fra molti stenti la via d’uscita dalla crisi, la finanza traballa, il mercato immobiliare continua nella contrazione delle compravendite, ma persevera nell’offerta al mercato abitazioni di qualità. Soprattutto in centro ma non solo. Sono molte le operazioni immobiliari avviate o in via di riavviamento. Le più importanti sono nell’area urbana di Milano, altre riguardano aree più periferiche, che risultano dalla dismissione di attività industriali e che oggi presentano condizioni di fortissimo degrado.
I progetti milanesi più importanti e più noti sono quelli che interessano l’area della ex Fiera e quella Porta Garibaldi Varesine Isola. Le ruspe sono già in moto da mesi, come d’altra parte il marketing dei nuovi spazi, residenziali e commerciali.
Nell’area di Porta Nuova, a un chilometro e mezzo dal Duomo, tre fondi partecipati da Hines e da una decina di altri investitori stanno portando avanti un’operazione di riqualificazione immobiliare da 1,2 miliardi di euro, su una superfice di 340mila metri quadrati, con oltre 70mila metri quadrati di residenziale, circa 100mila metri quadrati di uffici, 120mila di spazi istituzionali, 20mila di culturali, un sistema pedonale di 160mila metri quadrati e un grande parco. Gli appartamenti previsti sono circa 400. Quaranta sono già stati venduti, mentre le prenotazioni superano già quota 300. La consegna dovrebbe essere pronta per il 2012. Il primo lotto di appartamenti di Solario, l’edificio residenziale più alto, è stato piazzato sul mercato con prezzi da 7.500 a 11mila euro, per oltre 35milioni.
L’altra grande operazione è «CityLife», nell’area della ex Fiera. L’area si estende su una superfice di oltre 360mila metri quadrati, è stata oggetto di una gara internazionale sei anni fa. Parte integrante del progetto il terzo parco della città: circa 160mila metri quadrati, e il Palazzo delle Scintille dedicato ai bambini. Poco più di un anno fa è partita la vendita delle residenze, e un mese fa è stata deliberata una variante al piano per introdurre più elasticità nelle funzioni, senza modificare la superfice lorda di pavimento ammissibile. In pratica si porta fino al 70 per cento del totale, dal 51 per cento inizialmente previsto, la quota di appartamenti. La crisi economica mondiale ha contratto la domanda di uffici. Tiene invece quella di appartamenti, e CityLife si è adeguata. In tutto si potrebbe arrivare a 1.200 appartamenti, con la novità di un condominio-hotel nella torre curva, quella di Libeskind. La vendita degli appartamenti va avanti spedita: 90 sono già stati piazzati, su un totale di 350 in vendita, con prezzi medi da 8.500 euro al metro quadrato.
Nella stessa direzione - più volumi residenziali - vorrebbe andare anche il progetto di Porta Vittoria, fermo per circa tre anni dopo l’arresto dell’immobiliarista Danilo Coppola. Comune e costruttori stanno discutendo ora una possibile variante. Al centro della discussione la destinazione del cinema multisala. Il progettista (lo studio Nonis) e la proprietà sono concordi nel ritenere superato quel tipo di offerta. L’amministratore unico di Porta Vittoria spa, Nicandro Mancini, spiega: «Rivedremo il progetto, perché è cambiato il mercato ed è cambiata la zona. Avremo più spazi residenziali ma i volumi non cambiano. Il numero di appartamenti dovrebbe arrivare al massimo a 130-140. Saranno appartamenti di lusso».
Passaggio di mano anche per un altro progetto, che dal punto di vista amministrativo è circoscritto al Comune di Sesto San Giovanni, ma in tutto e per tutto parte del mercato immobiliare milanese, il recupero dell’immensa area ex Falck. Quasi un milione e mezzo di metri quadrati passati da Risanamento di Zunino a una cordata guidata dall’immobiliarista Davide Bizzi, intenzionato ad andare avanti col progetto firmato Renzo Piano.

Il residenziale ammonta a 637mila mq, numeri da 1600 unità immobiliari.

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