G8 Summit

G14: "Insieme al lavoro per una ripresa globale" Berlusconi: serve fiducia

I Grandi lavoreranno insieme ai Paesi emergenti per assicurare che la crescita globale riprenda a beneficio di tutti. E Berlusconi: "Nessuno resterà indietro"

G14: "Insieme al lavoro 
per una ripresa globale" 
Berlusconi: serve fiducia

L'Aquila - I paesi del G8, assieme ai G5 più l’Egitto, lavoreranno assieme "per assicurare che l’economia globale riprenda la crescita lungo un cammino equilibrato, equo e sostenibile a beneficio di tutti". E' quanto si legge nel progetto di dichiarazione congiunta, che deve essere ancora approvato. Nero su bianco, i Grandi rilevano che la crisi economica "ha chiaramente rafforzato la necessità di una cooperazione internazionale e multilaterale". In questa direzione, "è importante assicurarsi che le economie in via di sviluppo, in particolare i paesi a basso reddito, siano in grado di far fronte agli effetti della crisi".

L'impegno del G14 I paesi si impegnano anche a sostenere il sistema finanziario internazionale che promuova la stabilità economica e finanziaria: "Intediamo continuare a riformare la regolamentazione e la supervisione del sistema finanziario - si legge ancora nel progetto di dichiarazione congiunta - per evitare cicli di euforia e panico e lavoreremo per assicurare la correttezza, l’integrità e la trasparenza dell’attività economica e finanziaria internazionale". I grandi puntano anche su "una ripresa verde globale" basata su "fondamenta durevoli per una crescita sostenibile, bilanciata, innovativa e inclusiva a medio termine".

La dimensione umana In questo senso non sarà trascurata la dimensione umana della crisi ponendo le persone al primo posto "preoccupati per gli alti costi sociali" della stessa "in termini di disoccupazione e povertà". Saranno incoraggiate lo sviluppo e diffusione e il trasferimento di tecnologie pulite, a basso carbonio, riducendo le emissioni di carbonio e aumentando l’efficienza energetica. I paesi intendono anche promuovere "consultazioni regolari su questioni strutturali macroeconomiche in tutti i fori appropriati". Ancora si respinge il protezionismo con il "sostegno ai mercati aperti", ci si impegna a concludere il Doha Round e "promuovere e proteggere gli investimenti transfrontalieri a nostro reciproco beneficio".

Lo sviluppo sostenibile Inoltre si vogliono promuovere politiche efficaci e responsabili per uno sviluppo sostenibile, una buona governance e trasparenza.

Infine, conclude il documento, "siamo impegnati a portare avanti i processi di riforma nelle organizzazioni internazionali, comprese le Nazioni Unite". 

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