Il delitto di Garlasco

Garlasco, una testimone: "Vidi bici nera da donna. Non fu mai sequestrata"

I testimoni notarono una bici nera da donna fuori da casa Poggi il giorno dell’omicidio. In casa Stasi c'è una bici, mai sequestrata, che la parte civile vuole oggi, a oltre due anni dal delitto, che sia acquisita

Garlasco, una testimone: "Vidi bici nera da donna. Non fu mai sequestrata"

Vigevano - Manuela Travain, l’altra testimone chiamata dal giudice di Vigevano Stefano Vitelli a deporre sulla bicicletta nera da donna che sarebbe stata vista appoggiata al muro di cinta di casa Poggi il giorno dell’ omicidio di Chiara, ha detto che, pur non ricordandosi bene, è più probabile che abbia notato la bici il 13 agosto, giorno dell’omicidio, che non tre giorni prima, il venerdì precedente. È questo il punto centrale della deposizione della signora Travain, una delle due vicine di casa dei Poggi che in quei giorni dell’agosto 2007 non era andata in vacanza e si trovava a Garlasco.

La bici nera da donna Già nei giorni successivi all’omicidio, aveva spiegato ai carabinieri di aver notato una bici nera da donna ma di non ricordarsi se l’avesse vista il 10 agosto mattina o il 13 agosto, ma di ricollegare il momento in cui l’aveva notata a una telefonata che stava facendo sul suo cellulare mentre usciva di casa in macchina. Così, questa mattina, anche con l’aiuto di due periti informatici del giudice che in base ai tabulati telefonici le hanno ricordato le chiamate fatte, la donna ha ribadito di non essere in grado di ricollocare esattamente il momento in cui ha notato la bicicletta, anche se, come è filtrato dall’aula, è più probabile che l’abbia vista il 13 agosto, intorno alle 9,30. Se fosse veramente così, questo dato sarebbe importante in quanto andrebbe ad avvalorare l’alibi di Alberto Stasi imputato in corso a Vigevano, già confortato dalla perizia informatica con la quale è stato stabilito che il giovane la mattina del delitto dalle 9,35 alle 12,20 era al computer.

Il mancato sequestro Il maresciallo Francesco Marchetto, il comandante della stazione dei carabinieri di Vigevano chiamato come secondo testimone questa mattina, ha spiegato invece di non avere sequestrato la terza bicicletta degli Stasi, quella nera da donna custodita nell'officina del padre di Alberto, perchè non corrispondeva alla descrizione fatta dall’altra signora che ha sempre affermato di aver visto il mezzo a due ruote fuori dalla villetta dell'omicidio. A questo punto, l’udienza è stata rinviata al prossimo 4 novembre quando si tratterà la perizia medico legale. Il gup Stefano Vitelli nell’udienza scorsa aveva già respinto la richiesta avanzata dalla parte civile di sequestrare la terza bici degli Stasi.

Inoltre oggi, a differenza di quanto era trapelato, la stessa legale di parte civile non ha chiesto ulteriori approfondimenti sul portavasi in ferro battuto ritrovato sulla scena del crimine.

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