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Gasperini al Genoa:«Prendi Milito». Ma chi prenderà Gasperini?

L'ex allenatore dell'Inter consiglia l'acquisto all'altra sua ex società.«I gol arriveranno. Acquistarlo sarebbe un affare» E ricorda perchè non ha voluto Boateng. «Preferivo Giovinco». Intanto aspetta una chiamata per tornare in panchina dalla prossima stagione

Forse aveva ragione Moratti: Gasperini non è allenatore da Inter. Troppo legato agli schemi, meno ai bravi giocatori. Cosa dire, per esempio, della confessione dell'ex tecnico dei nerazzurri, che l'anno prima si è fatto silurare dalla panchina del Genoa. Sorprendente che non abbia cercato di tenere a Genova Boateng, anzichè "passarlo" al Milan. «Io avevo bisogno di un vice Juric e quello non era Boateng, che fra l'altro costava». E fin qui poco da dire, salvo aver dubbi sul colpo d'occhio. Ma poi il resto della spiegazione è ben peggio: «Io volevo Giovinco, che sarebbe arrivato gratis». Ora Giovinco si è ricostruito una credibilità nel Parma, ma ricordate i suoi flop nella Juve? Boateng è arrivato al Milan ed ha fatto la differenza. Ci sarà pure qualche differenza?
Ed ora, invece, Gasp torna a parlare(attraverso una radio genovese) dopo aver sofferto in silenzio per l'esonero precoce subito a Milano. É tornato per raccontarci che Milito non è finito, nonostante non ci prenda più. «Non so se il Genoa riprenderà Milito. Se rimane all'Inter buon per lui, ma se dovesse andare da un'altra parte, chi lo prende fa un affare. Perchè è un giocatore sempre presente. E i gol arriveranno». Chissà mai se sarà davvero un buon consiglio. A proposito, che il Genoa prenda pure Milito, ma chi prenderà Gasperini? Improponibile un ritorno al Grifone. Sono freddi ormai i rapporti con Preziosi. «Con lui non ho avuto più occasione di sentirmi. Io credo di aver fatto un buon lavoro a Genova, poi lui ha cercato in tutti i modi di denigrarmi. Questo mi dispiace».


Un pensiero anche sulla Sampdoria: «Mi dispiace sia in questa situazione, il derby a Genova credo sia una cosa importante per la città e per anni è stato uno degli avvenimenti più belli del calcio italiano».

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