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Gaza, Israele spara a nave aiuti: strage Il Colle: sgomento per tragico bilancio

Le forze di sicurezza israeliane intercettano una delle sei imbarcazioni della flotta internazionale di attivisti pro palestinesi che si dirigevano verso Gaza: almeno 10 vittime. Guarda la gallery e il video. L'esercito israeliano ribatte: "Siamo stati attaccati". Netanyhau cancella la visita a washington e rientra in Israele. Ankara: "E' terrorismo di Stato". Santa Sede: "Violenza inutile". Napolitano: "Sgomento". E Frattini: "Israele dia spiegazioni"

Gaza, Israele spara a nave aiuti: strage 
Il Colle: sgomento per tragico bilancio

Gaza - Almeno dieci attivisti che erano a bordo di una flotta internazionale diretta a Gaza per portare aiuti umanitari hanno perso la vita oggi in seguito all’assalto di un commando israeliano, dice un portavoce dell’esercito israeliano mentre una tv israeliana ha riferito che il bilancio delle vittime è più alto. Ma secondo una fonte ufficiale dell’esercito dello stato ebraico citata dalla Tv satellitare al Arabiya, i morti sono invece 19. Il canale televisivo israeliano riferisce anche che la flotta di sei navi era guidata da un’imbarcazione con bandiera battente turca con 600 persone a bordo, che aveva sfidato il blocco imposto da Israele dirigendosi verso Gaza dalle acque internazionali a largo di Cipro. Un funzionario israeliano aveva precedentemente dichiarato che degli attivisti pro-Palestina si stavano dirigendo verso la striscia di Gaza su sei imbarcazioni, non rispettando gli ordini della marina israeliana di tornare indietro. Il funzionario, in condizione di anonimato, ha riferito che la marina israeliana aveva detto agli attivisti che la loro unica altra possibilità era di andare verso il porto israeliano di Ashdod per scaricare le circa 10mila tonnellate di aiuti, che Israle avrebbe poi trasferito a Gaza. 

L'Esercito israeliano: "Siamo stati attaccati" Le forze di sicurezza israeliane sarebbero state attaccate dalle persone a bordo della 'flottiglia di pace', dopo esser state intercettate, con armi da fuoco e coltelli, di qui la sanguinosa reazione. "Questa mattina - si legge nella ricostruzione dell'esercito - le forze navali dell’Idf hanno intercettato sei navi che tentavano di forzare il blocco della Striscia di Gaza. Questo è accaduto dopo numerosi avvertimenti da parte di Israele e della sua marina, lanciati prima dell’azione. L’esercito israeliano ha chiesto alle navi di cambiare rotta e dirigersi verso (il porto israeliano di) Ashdod, dove avrebbero potuto scaricare il proprio materiale di aiuto che sarebbe poi stato trasferito via terra (nella Striscia ndr) dopo ispezioni di sicurezza". "Durante l’intercettazione - prosegue il comunicato militare israeliano - i dimostranti a bordo hanno attaccato il personale navale dell’Idf con armi da fuoco e armi leggere, incluso coltelli e bastoni. Inoltre una delle armi usate era stata strappata a un soldato dell’Idf. I dimostranti avevano chiaramente praparato le proprie armi in anticipo per questo specifico scopo. Come risultato di questa attività violenta e pericolosa per la vita le forze navali hanno usato strumenti antisommossa, incluso armi da fuoco".

Netanyahu: "Costretti a difendersi" Il premier israeliano Benjamin Netanyahu si è detto "dispiaciuto" per le perdite di vite umane nel corso dell’assalto compiuto la scorsa notte dai militari israeliani contro un convoglio navale che stava cercando di rompere il blocco della Striscia di Gaza, affermando che i soldati "sono stati costretti a difendersi". Secondo un ultimo bilancio fornito dall’esercito israeliano almeno nove persone sono morte.  

Obama chiama Netanyahu: verità sui fatti  Il presidente Usa, Barack Obama, ha compreso le ragioni per cui il premier Netanyahu ha cancellato l’incontro alla Casa Bianca di domani. Lo ha reso noto il suo staff riferendo in merito a una chiamata telefonica tra i due leader e aggiungendo che il presidente si è anche augurato di riprogrammare l’appuntamento "alla prima opportunità". Obama ha anche detto espresso la sua costernazione per le vittime dell’assalto alla flottiglia e ha detto al premier israeliano di attendersi che si venga a conoscenza della dinamica dei fatti dell’incidente "il prima possibile".

Erdogan: "Terrorismo di Stato" Il Primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan, ha accusato Israele di aver commesso un atto di "terrorismo di Stato" ordinando un raid contro la flottiglia internazionale di aiuti umanitari diretta a Gaza. Erdogan ha parlato anche di una azione "disumana".  

Gli italiani a bordo Secondo quanto afferma il presidente dell’Unione comunità islamiche d’Italia (Ucoii), Izzedin Elzir (palestinese e fiorentino d’adozione), sono sei gli italiani che fanno parte della spedizione umanitaria. Tra gli italiani a bordo della flottiglia che stamani cercava di recarsi a Gaza c’è anche monsignor Hilarion Capucci, arcivescovo palestinese greco-cattolico (melchita).

Il rammarico di Israele Un governo israeliano ha espresso il proprio "rammarico per tutte le vittime" dell'assalto della marina. "Le immagini non sono certo piacevoli. Posso solo esprimere rammarico per tutte le vittime" ha detto il ministro israeliano per il Commercio e l'Industria, Binyamin Ben-Eliezer, alla radio dell'esercito. Ma la censura israeliana ha vietato stamane la diffusione di notizie su morti e feriti nell' arrembaggio della flottiglia. Il ministero degli Esteri turco ha espresso la propria vibrata protesta all'ambasciatore israeliano in Turchia per il grave attacco - definito "inaccettabile" - condotto dalla marina israeliana contro la flottiglia di attivisti filo-palestinesi che portavano aiuti umanitari alla Striscia di Gaza.

La condanna dell'Onu Condanna anche da parte dell'Onu per l’assalto israeliano contro la flottiglia di navi filopalestinesi diretta a Gaza. L’alto commissario dell’Onu per i diritti umani Navi Pillay si è detta scioccata, mentre l’Ue ha chiesto a Israele di aprire un’inchiesta. Svezia e Spagna convocano gli ambasciatori. Gerusalemme e l’Italia parlano di provocazione premeditata. Il ministro degli esteri, Franco Frattini, ha "deplorato" oggi "in modo assoluto l’uccisione di civili" nell’assalto della marina militare israeliana alla flottiglia di Ong diretta a Gaza. "E' un fatto assolutamente grave", ha detto ai giornalisti alla Farnesina.

Napolitano: "Sgomento" Il capo dello Stato esprime "sgomento e allarme" per "il tragico bilancio dell’azione israeliana di questa notte nelle acque del Mediterraneo Orientale". Giorgio Napolitano, in una nota, nel rivolgere il suo omaggio alla memoria delle vittime, ha auspicato che le ragioni del dialogo prevalgano sulla violenza, e che si scongiuri così una ancora più grave spirale di tensioni e di scontri che avrebbe conseguenze esiziali sul travagliato e fragile processo di pace in Medio Oriente. 

Santa Sede: "Violenza inutile" "Si tratta di un fatto molto doloroso in particolare per la inutile perdita di vite umane - ha detto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi - la situazione viene seguita in Vaticano con grande attenzione e preoccupazione". "Com’è noto - ha proseguito - la Santa Sede è sempre contraria all’impiego della violenza, da qualsiasi parte essa provenga, perchè rende sempre più difficile la ricerca delle soluzioni pacifice, che sono le sole lungimiranti". "Il Papa che si recherà fra pochi giorni proprio nell’area mediorientale, non mancherà - ha concluso Lombardi - di riproporre con costanza il messaggio della pace".

Frattini: "Servono spiegazioni" "Israele deve dare spiegazioni alla comunità internazionale", ha sottolineato il ministro degli Esteri, Franco Frattini. Parlando ai microfoni del Gr1, il titolare della Farnesina ha duramente "deplorato" l’assalto della marina militare israeliana ala flottiglia di Ong diretta a Gaza. Pur puntualizzando che "l’Italia è amica di Israele", il ministro ha ribadito più volte che l’uccisione di civili è "grave e inaccettabile in senso assoluto, al di là delle motivazioni della flottiglia".

La Turchia ritira l'ambasciatore La Turchia ha richiamato oggi il proprio ambasciatore in Israele in seguito all’assalto della Marina israeliana contro un convoglio di sei navi con a bordo passeggeri e aiuti umanitari per la popolazione di Gaza. Nell’assalto sono mortianche alcuni turchi. Il ministero degli Esteri di Ankara, Gabby Levy, ha denunciato che Israele ha compiuto una inaccettabile violazione delle leggi internazionali, assaltando una nave turca di Freedom Flotilla.

Dure reazioni dal mondo arabo Hamas ha invocato "una intifada dinanzi alle ambasciate israeliane nel mondo" per protestare contro l'arrembaggio alla flottiglia di Ong in navigazione verso la Striscia di Gaza, sfociato in un bagno di sangue. A parlarne è stato Ahmad Yusef, uno degli esponenti della fazione islamico radicale palestinese a Gaza. Altri portavoce del movimento hanno definito l'accaduto "un crimine internazionale", invitando l'Onu e la comunità mondiale a reagire e ad avviare una inchiesta affinché "i colpevoli siano puniti".

Dura anche la reazione del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad che ha parlato di operazione "disumana" che contribuirà a portare alla sua scomparsa.

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