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Genova, massacro per gelosia del 71enne al bar Uccide due vicini di casa, la moglie poi si suicida

Irruzione del pensionato 71enne nel locale di via Piacenza: un'esecuzione. In condizioni disperate i due fratelli: entrambi muoiono dopo il ricovero. Poi l'anziano rientra a casa e uccide la moglie. Quindi si asserraglia sul pianerottolo dell'alloggio e si spara durante la trattiva con la polizia. Aveva problemi psichiatrici

Genova, massacro per gelosia del 71enne al bar 
Uccide due vicini di casa, la moglie poi si suicida

Genova - Il raptus per la gelosia. L'irruzione nel bar e i colpi di pistola. In rapida successione verso due persone: ferite gravemente. Uno, il presunto amante della moglie, morirà dopo il ricovero in ospedale, anche il fratello smetterà di vivere in seguito al ricovero. Quindi il ritorno a casa. Il colpo di pistola a uccidere anche la moglie. Quindi Carlo Trabona, 71 anni, si asserraglia nel suo appartamento. E mentre era in corso una trattativa per convincerlo ad arrendersi il pensionato si è sparato. Anche lui è morto dopo la corsa in ambulanza verso il San Martino.

I poliziotti "Eravamo sotto tiro, era una situazione pericolosa e quello che ci premeva era risolverla. L’uomo era in forte stato di agitazione, armato sul ballatoio, in preda alla follia, e non ha parlato più di tanto. Ora ci concentreremo per capire i motivi che hanno scatenato tutto questo": lo spiega Alessandra Bucci, neovicedirigente della squadra mobile di Genova e responsabile della omicidi, che è intervenuta in via Piacenza a Molassana per cercare di convincere Carlo Trabona a consegnarsi alla polizia. Intanto si conoscono i nomi delle due vittime della furia omicida di Trabona, la moglie Antonina Scinta, 68 anni, Angelo e Loreto Cavarretta, i fratelli vicini di casa di Trabona. Tutti si conoscevano da molti anni ed erano originari di Vallelunga (Caltanissetta).

I problemi psichiatrici e la gelosia Trabona avrebbe avuto in passato problemi psichiatrici e nei giorni scorsi avrebbe confidato alla figlia di temere che la moglie lo tradisse col vicino di casa. Ma la convinzione dell’uomo viene ritenuta più una fantasia frutto della sua mente indebolita, piuttosto che una possibilità reale. Sono i primi tasselli che emergono sul possibile movente della sparatoria di Genova, nel quartiere popolare di Molassana, costata la vita a quattro persone.

La ricostruzione L'uomo sarebbe entrato nel bar al civico 69 esplodendo vari colpi di pistola all’indirizzo delle due vittime. Alla sparatoria, che è stata messa in atto come una vera e propria esecuzione, hanno assistito varie persone, tra cui il titolare del bar che ha dato l’allarme. Uno dei due fratelli oggetto della furia omicida di Trabona aveva cercato scampo in un supermercato della zona. Il 70enne e i due si sono incontrati sotto i portici del bar e hanno discusso. Trabona ha tirato fuori la pistola sparando alla testa di uno dei due fratelli, rivolgendo poi l’arma verso il secondo. La pistola si sarebbe inceppata e l'uomo è riuscito a scappare all’interno di un supermercato, ma l’anziano lo ha seguito, colpendolo all’addome.

I feriti Le due persone ferite gravemente nella sparatoria sono due fratelli, entrambi trasferiti in codice rosso all’ospedale, uno al Galliera e l’altro al San Martino: uno è rimasto colpito alla testa e l’altro ha una ferita penetrante all’addome. Entrambi sono morti dopo il ricovero.

Compiuta la sparatoria all’interno del bar l’uomo è rientrato nella propria abitazione e ha ucciso la moglie sul pianerottolo, barricandosi in casa.

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