Cronache

Albaro, vinti dal degrado persino gli eroi genovesi

Quando l'inciviltà va a braccetto con la noncuranza della Pubblica Amministrazione i disagi non possono che aumentare. Continua l'attenzione verso le problematiche del quartiere di Albaro. Questa volta la lente di ingrandimento del Giornale si è spostata sulla manutenzione dei giardini pubblici della zona. Ben quattro le aree verdi dislocate poco distante da San Francesco, il fulcro di uno dei complessi residenziali più eleganti di Genova. Quelli che però dovrebbero essere tenuti come «piccoli polmoni verdi» da preservare gelosamente, come si farebbe con preziosi gioielli, appaiono invece sempre più spesso sulla via del degrado e dell'abbandono. Tra questi i giardini «Casu» adiacenti alla Facoltà di Ingegneria, i «Tuttobene» collocati all'inizio di Via Trento, l'oasi dietro a «Scalinata Borghese» e la nota «Valletta Cambiaso».
Andiamo con ordine e nello specifico delle problematiche.
Giardini Casu - Entrando si ha l'idea di immergersi nella foresta Amazzonica: la vegetazione è fitta e selvaggia. Le piante di alloro e ligustro, cresciute in modo incontrollato nelle aiuole, raggiungono un 1.50 di altezza danneggiando così gli alberi del parco. Per il momento l'Aster (Azienda Servizi Territoriali) del Comune di Genova tiene a bada il malcontento generale dei cittadini con la seguente comunicazione affissa sul cancello d'entrata: «Lavori di riqualificazione della vegetazione arborea. Grazie per la collaborazione». L'inizio e il termine dell'intervento non ci è dato sapere.
Esattamente in mezzo al verde sono collocati i tradizionali giochi per i più piccoli e poco distante da questi si trova un tombino rotto. Pochi secondi di distrazione da parte di un genitore e il figlioletto di turno si ritroverebbe con il piede incastrato nella trappola.
Giardini Tuttobene - Un titolo che sembrerebbe una beffa se non fosse dedicato al carabiniere Antonino Tuttobene, vittima del terrorismo negli anni '80. Se avete intenzione di refrigerarvi dalla calura estiva all'ombra degli alberi di questo giardino pubblico, armatevi di un potente repellente per scacciare le zanzare dalla vostra pelle. Impossibile altrimenti uscirne immuni. Foglie, aghi di pino e sterpaglie varie, impregnandosi di umidità, diventano il nido ideale per la proliferazione di questi insetti. Un adeguato intervento di disinfestazione accompagnato da una pulizia approfondita abolirebbe il problema in poco tempo.
Facendo un giro di perlustrazione all'interno del perimetro del giardino si trova, buttato in un angolo, un cestino di ferro, proprio identico a quelli che generalmente si trovano lungo le strade della città. Se qualcuno l'avesse perso ora sa dove andare a recuperarlo.
Scalinata Borghese - Potrebbe essere uno tra i luoghi più incantevoli di Genova. Potrebbe. Bottiglie di birra, pacchetti di sigarette, sacchetti di plastica, fazzoletti sporchi, stracci, pezzi di carta, coppette di gelato con tanto di cucchiaini e confezioni per siringhe sono solo alcuni dei rifiuti che si trovano nelle aiuole che circondano la maestosa palazzina liberty dallo sfortunato destino. La struttura infatti è in stato di abbandono da circa dieci anni diventando in compenso il rifugio ideale per senzatetto e tossici al calar del sole.
Valletta Cambiaso - Rispetto ai luoghi sopracitati è sicuramente il parco pubblico più pulito. Complice di ciò l'attività sportiva della società di tennis Valletta (gestita dalla FIT) e le manifestazioni, anche se sporadiche, che animano interni. Nonostante questo è raro incontrare padroni dei cani che si preoccupino di raccogliere gli escrementi dei propri animali domestici che scorrazzano liberamente per il giardino.

La maleducazione continua a regnare sovrana.

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