Cronache

Almeno una, stavolta non perderà

(...) (terz'ultimo a quota 9) col Bologna (8) e il Siena (7: ma sul campo ne ha presi 13…), e la Sampdoria quart'ultima un punto più su (sarebbero 2, ma tant'è). L'unico tasto positivo, se vogliamo pietosamente sfiorarlo, è questo: se il Fereggiano non ci allagherà o non nevicherà, domenica sera, a Marassi, ore 20.45, la serie globalmente nera s'interromperà d'ufficio, l'uno o l'altro prenderà 3 punti, o entrambi ne raccatteranno uno.
In questa chiave, partendo dalla fine, è d'obbligo rilevare che c'è sconfitta e sconfitta: a voler vedere il bicchiere mezzo pieno, quella del Genoa anti Napoli ha lasciato nei tifosi, oltre all'amarezza di fondo, obiettivi motivi di conforto; quella della Sampdoria a Palermo non ha fatto vedere ai propri supporters nemmeno l'ombra del bicchiere. A Marassi s'è visto un Grifone ben messo in campo a «4-5-1» e valido di gambe, con almeno 6 elementi su 14 (Frey, Granqvist, Kucka, Antonelli, Bertolacci e Immobile) all'altezza del Napoli di Cavani, Hamsik e compagnia bella. A Palermo solo Romero, Gastaldello, l'isolato Eder, parzialmente Munari e l'Icardi chiamato tardivamente alla pugna hanno sfangato il 6 politico. Il resto di un improbabile «4-4-1-1» ha fatto pena al cospetto di un Palermo che con Donati, Morganella, Brienza e Dybala ha dettato legge. A proposito, si può dire tutto e di più in ogni senso, del vulcanico Zamparini, però - appunto tanto per dire - lui un putto come l'argentino Paulo Dybala, faccia pulita, 19 anni giovedì prossimo venturo, piede sinistro e movenze alla Maradona, non solo lo trova ma prima di venderlo lo fa vedere sicuramente per un po' con la propria maglia ai propri tifosi. M'intende il «competente» Preziosi?
E siamo a bomba. Del Neri riavrà Borriello in coppia con Immobile nel «4-4-2» presumibilmente schierato davanti a Frey con «Sampirisi-Granqvist-Canini-Moretti», «Jankovic-Kucka-Bertolacci-Antonelli»; e ormai pazienza se fu peccato mortale del patròn non salvare almeno Tomovic, visto che Mesto voleva andarsene: con tutte le ragioni del mondo, a giudicarlo finalmente sereno, libero dalle nostre pressioni demenziali, con la maglia del Ciuccio. Ferrara, nel caso specifico giustamente riconfermato, non avrà invece né Maxi Lopex né Pozzi, ma per favore non esiti un istante a mettere dentro l'acerbo ma tosto Icardi in coppia con Eder là davanti, in un giudizioso «3-5-2» basato, davanti a Romero, su «Gastaldello-Mustafi-Rossini», «Munari-Poli(Tissone)-Maresca-Obiang-Costa». Se domenica sera salvano la pelle, Ferrara e Sensibile possono anche arrivare al salvifico mercato di gennaio. Sennò, o Sensibile fa un passo indietro e torna Iachini, o viene Delio Rossi e magari si rivede Palombo, o guai se si scivolasse nel disgraziato clone di un Cavasin qualunque.

Vada comunque come vada, i Garrone sanno perfettamente che dovranno pesantemente autotassarsi una volta di più - sperabilmente guidati da illuminato giudizio tecnico - a gennaio.

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