Cronache

il derby dei lettori

2 STAGIONE AL VIA

La tessera del tifoso

è l’orgoglio del tifoso
La nuova stagione inizia con due fatti importanti a mio avviso da rilevare: per chi è genoano bisogna esultare per la primissima vittoria... che il buon giorno si veda dal mattino? Non esultiamo troppo forte. Anche perché per essere soddisfatti e gratificati ci sarà molto tempo e perché non sottovaluterei un fatto eclatante: negli stadi sono comparsi cori e scritte contro Maroni e l'introduzione della sua «tessera del tifoso».
Inizia il campionato e si deve far rilevare un dato negativo che rovina tutta la buona volontà di impegnarsi nell'ambito del calcio. Maroni si dice soddisfatto anche dopo le proteste per la tessera in quanto a suo dire ciò significa che le cose stanno funzionando al punto giusto. Nonostante questo - pur apprezzando la capacità e la forza del Ministro degli Interni - ho qualche dubbio e timore che si possa procedere bene senza problemi se già sono iniziati al principio del campionato proprio a causa di una tessera per cui non mi scandalizzerei assolutamente, anzi la riterrei ancora di più un modo di essere orgogliosi per tifare per una squadra.
Tuttavia, la tessera è un'altra prova della coerenza di Maroni e del fatto che essere governati da questo tipo di persone ci possa dare soltanto sicurezza e senso di protezione.
Grazie e saluti affettuosi
2 GRANA «FERRARIS»

Il problema strutturale

mai risolto da Tursi
Lo stadio di calcio nel quartiere di Marassi è per la città di Genova una problematica dall’impossibile soluzione. Da una parte l’Istituzione del Comune di Genova che nei fatti testimonia che non vuole e non ama la struttura sportiva, fonte di casini e situazioni accessorie, dall’altra parte la maggioranza della città che vuole restare dove è nelle speranza concreta di trovare soluzioni idonee senza penalizzare i cittadini.
Il Ferraris è stato definito recentemente dall’assessore Francesco Scidone un «bubbone» per il quartiere come criticità perpetua per gli abitanti della zona.
Chi scrive è nato in Via Montaldo dove ho risieduto per tanti anni. Vorrei chiedere alla gente cosa hanno fatto le giunte di centrosinistra in tantissimi anni per la cittadinanza del quartiere come opere strutturali ed urbanistiche per il miglioramento della vita nel quartiere in occasione delle partite.
La risposta è hanno fatto Zero. Ma oltre il danno la beffa, ogni volta l’assessore e sindaco di turno si lamentano, quasi fossero all’oscuro di tutto, per la criticità «improvvisa». Roba da pazzi!
Basta provare ad andare a chiedere alle persone in via Tortosa piuttosto che di Corso De Stefanis cosa hanno visito con i loro occhi in questi anni per risolvere «Il problema urbanistico stadio». La viabilità, l’intensità «umana» che il quartiere si trova a sostenere in coincidenza dell’evento calcistico è nota da anni. Mi ricordo che già da piccolo negli anni ’70 quando sfollavamo dal vecchio stadio c’era un casino infernale con tafferugli in prossimità del parcheggio dei pullman dei tifosi della squadra ospite. Già da allora si capiva nitidamente che le problematiche urbanistiche erano collegate al tipo di impianto più che alla posizione avente sul territorio. Il problema era la struttura. Bene, per i mondiali del’90 si è costruito uno stadio identico come logica strutturale al «vecchio» Luigi Ferraris portandosi dietro tutti i problemi del precedente impianto. Fantastico.

Stesse via di fuga all’esterno, stesse criticità nel gestire l’afflusso dei tifosi al campo.

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