Cronache

il dibattito

2VERSO IL BALLOTTAGGIO

È Musso l’alternativa credibile:

dobbiamo votarlo compatti
Caro Massimiliano, a proposito del ballottaggio Musso- Doria, sento cose che non vorrei sentire e leggo cose che non vorrei leggere; un pessimo spettacolo di vecchia e pelosa politica si sta consumando in questi ultimi giorni in rete e sui mezzi di informazione. Sono stupefatto dal comportamento di Vinai (che non ho votato direttamente, limitandomi a dare la preferenza a una consigliera comunale della sua lista) preferendo a lui Musso solo perché ancora convinto che le caratteristiche di un sindaco di una città come Genova appartengano più al secondo che al primo. Un tecnico, un esperto di mobilità, un consulente di fama internazionale è certamente da preferire ad un amministrativo. Sul piano politico, inviterei tutti coloro che non hanno votato Doria al primo turno a votare compatti, anche se con il prurito alla mano, un candidato alternativo a quello malamente espresso da questa sinistra. L'alternativa è quella di continuare ad assistere impotenti ad un’inesorabile declino di questa città, immobile e catatonica alla quale questa sinistra in cinquanta anni ha rubato tutti i sogni. Se Musso è una alternativa credibile, e io ne sono ancora convinto, andiamo tutti a votare contro Doria e invitiamo gli indecisi a schierarsi con noi, nell’interesse della città.
Walter Pilloni
2IL RISCHIO

Se vincerà la protesta

perderanno i genovesi
Caro Massimiliano, nel momento in cui la matematica la vorrei «opinabile», credo che all'unisono con il momento di riflessione debba esserci un dovere in ognuno di noi: la volontà di essere uniti. Queste ore non devono essere l'ennesimo gioco al massacro fatto di ripicche, di orgogli feriti e di scaramucce infantili ed improduttive. Il popolo de il Giornale il segnale di sfiducia, di stanchezza dei genovesi verso le elezioni e verso i partiti storici da molto tempo l'aveva capito e dichiarato. Non è che siamo dei veggenti, ma forse vivendo ognuno le proprie realtà e le proprie difficoltà quotidiane e amando profondamente Genova, l'avevamo ben chiara la situazione. Ed ora, urliamolo ai genovesi delle coalizioni del centro destra, ai moderati, ai centristi, ai genovesi di sinistra né estremista né radical chic ed ancor più forte agli astenuti della prima tornata elettorale ed agli astensionisti convinti che cavalcare la tigre della protesta fine a se stessa non crea vincitori, ma perdenti. Perché se vince la protesta, magari ben camuffata da perbenismi, perde Genova, perdono le Istituzioni ma ancor più pesantemente perdono i genovesi e tutte le loro aspettative. Se vogliamo una Genova che torni a crescere, ad evolversi, a svilupparsi sia su macro progetti, sulle infrastrutture, sulla viabilità, ma anche sulle piccole esigenze quotidiane, se riteniamo che un Sindaco debba sentirsi prima di tutto un cittadino qualunque, che percorre le strade, va nei mercati, parla e si confronta con i propri cittadini, abbiamo il dovere di scegliere. Dobbiamo lavorare alacremente, strada per strada, casa per casa, telefonando ad amici e parenti ma soprattutto credendo fermamente che un solo Sindaco può far rinascere Genova: Enrico Musso. Che ringrazio già da ora per il lavoro puntiglioso e infaticabile costruito giorno dopo giorno in questi anni per la sua città e per tutti noi. NOI CI VOGLIAMO CREDERE!
Lorella Fontana - Genova
2BILANCIO DEL VOTO

Più che dignitoso il debutto

della lista «Liguria moderata»
Egregio direttore Lussana, le scrivo a seguito della lettura dell’articolo «I candidati che non hanno ricevuto le preferenze promesse» segnalando anche la mia perplessità circa il numero di preferenze personali «sicure» e «promesse» ma non riscontrate. Tale «mancanza» non è determinante per la mia elezione a Tursi, ma è preoccupante se considerata nell’ottica del diritto del cittadino a contribuire a scegliere la squadra a cui affidare la gestione della propria vita. Considerato che Pierluigi Vinai pur avendo dimostrato (con le preferenze personali) di essere stato il candidato giusto con la sola «colpa» di essere partito in ritardo; che la coalizione di centro destra è uscita sì ridimensionata ma in linea con il «calo» generalizzato (che paga pegno per il fatto che a livello centrale si stia appoggiando il Governo Monti); che la lista civica Liguria Moderata con 2.937 voti ha fatto il «debutto» più che dignitoso (se paragonato a partiti di «tiratura» nazionale che si sono fermati a soli 1.880 voti) che la collocano all'11° posto su 25 liste; che sono arrivato 4° della lista con 195 preferenze personali (che paragonate alle 200 preferenze dell'uscente Assessore al «ciclo dei rifiuti»), sono contento.
Vincenzo Falcone
2FARANNO MEDITARE

Sono giusti quegli schiaffoni

assestati dagli elettori al Pdl
Bravo, bravissimo! Complimenti per quanto hai scritto, non oggi che hai chiuso il cerchio, ma da molti mesi ed in tempi non sospetti. Ben assestati gli schiaffoni degli elettori al Pdl, certo dispiace, ma sono inaiutabili. D'altra parte, chi fa politica è pagato (molto) sia che sia in maggioranza che in opposizione e dunque non rischia nulla. Meditate gente! Un saluto.
2LA POESIA

Come un tramonto acceso

l’incubo nero della Superba
Come un tramonto/acceso,/di magnifica/terra di Liguria:/niente Zenit/tutto Nadir!/Pallottola/ed echi/di non pochi/infascinosi/tristi passati.

/Genova Superba/di cronaca nera;/un incubo nero/vortice/di paura/e di caccia/alle streghe.
Mario Sciacca

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