Cronache

Ferrara sfrontato: «Dopo il Barcellona, ora tocca al Milan»

«Vincere a Barcellona ha fatto piacere a tutti. Perché non ripeterci a Milano?». Ciro Ferrara chiude così la conferenza stampa del pre gara contro il Milan. Eppure dall'ultimo allenamento non sono arrivate notizie troppo positive da Maxi Lopez, che è tornato ad allenarsi e che è stato regolarmente convocato ma che è sempre alle prese con il mal di schiena. Il dubbio sarà risolto soltanto oggi prima del match in programma a San Siro alle 18 e in caso di forfait dell'ex catanese nel ruolo di prima punta ci sarà un inedito Eder, con il tecnico che evidentemente cerca di tutelare il baby Icardi per una prima così importante. Eppure più che sugli uomini, Ferrara vuole puntare sul collettivo: «Rispetto alla gara con il Barcellona cambieremo di sicuro ma non deve cambiare l'atteggiamento. Quelli che sono entrati in corsa al "Camp Nou" hanno dimostrato il loro valore: abbiamo una rosa di grandissimi professionisti, gente seria che ha voglia di lavorare. A Barcellona siamo stati compatti tra i reparti, corti, capaci di non concedere mai troppi spazi agli avversari. In questo senso dovremmo cercare di fare lo stesso con il Milan, che dispone di giocatori validissimi, in grado di farti del male nell'uno contro l'uno. E poi noi abbiamo tanti giocatori all'esordio in serie A. Dovranno essere bravi i più esperti a non far sentire la pressione a chi giocherà a San Siro per la prima volta».
Qualche veterano in realtà c'è: Gastaldello ad esempio si troverà di fronte una vecchia conoscenza come Giampaolo Pazzini. Ma Ferrara non sembra troppo tranquillo: «Gastaldello conosce alla perfezione pregi e difetti di Pazzini, d'accordo, ma Pazzini conosce quelli di Gastaldello. E poi le sfide non sono tra giocatori individuali ma tra squadre, spesso contano gli errori dei singoli e mi auguro che alla fine Pazzini sbagli più di Gastaldello».
Però si dice anche che incontrare una grande alla prima sia meglio, sperando in un rodaggio non ancora completato: «Di solito all'inizio le grandi devono carburare, ma non è sempre detto. Il nostro è un avvio in salita. Ci auguriamo di trovare il Milan non al cento per cento, anche se prima di tutto mi interessa che al cento per cento lo sia la Sampdoria». La difesa sarà la stessa che ha giocato a Barcellona, mentre in mezzo Tissone, che evidentemente non partirà, giocherà titolare con Obiang e Poli ai lati. Davanti invece Eder in mezzo, Estigarribia a destra e Krsticic a sinistra (se dovesse recuperare Maxi Lopez Kristicic andrebbe in panchina). Non convocati Laczko e Volta che hanno le valige pronte mentre tra Palombo e la società è rottura totale. Il centrocampista ha proposto alla dirigenza di venire reintegrato in rosa con l'ingaggio dimezzato (da 1,6 milioni a 800mila euro a stagione) e il prolungamento di un anno dell'ingaggio. Ma la Sampdoria, che aveva offerto ben 3,2 milioni al giocatore per la rescissione del contratto, ha detto «no». Palombo continua a non voler lasciare Bogliasco dopo aver rifiutato le offerte di Rubin Kazan, Torino ed Udinese fiducioso in un reintegro che la società non vuole concedere. I blucerchiati intanto non perdono la prima di campionato dal 2006: l'ultima volta era il 10 settembre di cinque anni fa, con la vittoria dell'Empoli a Marassi per 2-1.

I bilanci seguenti sono invece di tre vittorie e due pareggi. Che possa essere di buon auspicio?

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