Cronache

I genovesi tornano «cittadini del porto»

Trecento insegnanti e 3800 studenti soltanto negli ultimi mesi. Un migliaio di classi elementari, medie e superiori, 78 progetti di attività didattiche, 54 tour speciali in Capitaneria, Istituto idrografico, sui moli e negli enti e aziende portuali pubbliche e private: dal 2009 sono 21.600 i «Cittadini del porto» che sono stati accolti nell'ambito del progetto della Fondazione Carige e del Genoa Port Center.
Un successone che è stato presentato nella sede dell'Autorità portuale a Palazzo san Giorgio dal presidente Luigi Merlo, dal commissario della Provincia Piero Fossati, dal vicepresidente della Fondazione Carige Pierluigi Vinai. All'incontro hanno partecipato il capitano di fregata Giambattista Ponzetto, il vice direttore dell'ufficio scolastico regionale Rosaria Pagano e una marea di giovanissimi che hanno applaudito i relatori.
Il progetto del Genoa Port Center si inserisce nel quadro delle manifestazioni intitolate «Genova in festa» ed è nato per promuovere la cultura, l'identità marittima tra i giovani e sostenere gli orientamenti professionali rivolti al mare e alla logistica portuale. Nel novembre scorso «Cittadini del porto» si è aggiudicato l'Espo Award 2012, il premio internazionale promosso dall'European Sea Ports Organization, è stato selezionato tra 23 progetti provenienti da tutta Europa e quindi è stato identificato dagli esperti come «buona pratica da presentare alle Autorità portuali e al mondo marittimo».
Credo che questo progetto - ha spiegato Vinai - abbia contribuito ad avvicinare i cittadini e non soltanto i giovani al porto perché sono state coinvolti tantissime famiglie. In questo momento di crisi, l'entusiasmo e la curiosità dei nostri ragazzi ci spingono a guardare con speranza al futuro».
«Il Genoa Port Center - ha detto Fossati - è un segno di grande coesione tra istituzioni e soggetti diversi. Il successo del progetto ha aperto ai giovani la realtà dei moli e del lavoro, avvicinandoli e sensibilizzandoli al cordoglio e all'affetto che Genova ha dimostrato in questi giorni di lutto per le vittime degli angeli del porto di Molo Giano». «L'attività didattica che il Port Center svolge da anni con professionalità e competenza - ha aggiunto Merlo - è un importante valore aggiunto alla vita del nostro scalo.

Oggi il porto è più vicino alla città e ai genovesi».

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