Cronache

«Pronti a guidare di nuovo Rapallo: la gente riconoscerà il nostro lavoro»

«Pronti a guidare di nuovo Rapallo: la gente riconoscerà il nostro lavoro»

Mentore Campodonico, sindaco uscente a Rapallo del Pdl, il giorno fatidico si sta avvicinando...
«Ormai siamo al rush finale. Abbiamo presentato una coalizione che presenta esperienza e novità. Cinque liste con persone qualificate, anche una lista di giovani, energia nuova, con capolista Enrico Romanelli. Ci sono tanti giovani, anche persone alla prima esperienza politica».
In tutti i comuni chiamati al voto, una delle paure più grandi è l’astensionismo e il sentimento diffuso di antipolitica. Lo sentite anche a Rapallo?
«Noi abbiamo condotto campagna elettorale estremamente breve per durata, lavorando al massimo in comune fino al termine del mandato. Ci presentiamo alle elezioni con il bilancio approvato e con tutti gli interventi sulla fiscalità che ne costituiscono il presupposto. La non applicazione dell’addizionale Irpef, l’Imu al 3 per mille tra le più basse d’Italia. La conferma delle tariffe per la mensa, lo scuolabus a livelli del 2007».
Una cittadina modello...
«In un momento così difficile abbiamo ritenuto di non gravare ulteriormente sulle tasche dei nostri concittadini. Abbiamo ridotto la tarsu del 5%».
Qual è l’avversario più temibile in questa tornata elettorale?
«È sempre Capurro, è il nostro nemico numero uno. Ha caratterizzato questi cinque anni con un’opposizione assolutamente senza precedenti, ostruzionistica, e contro la città. In tutto per tutto distruttiva, oltre 2mila interpellanze e interrogazioni, centinaia di esposti alla corte dei conti, tra cui il danno erariale perché abbiamo ridotto la Tarsu del 5%. Credo sia un caso unico nazionale».
E adesso?
«Adesso si presenta con un candidato sostituivo, Giorgio Costa. Noi siamo estremamente fiduciosi che i nostri concittadini sapranno apprezzare gli sforzi fatti in questi cinque anni di amministrazione, la correttezza e la trasparenza amministrativa».
Che chanche avete di vincere ancora?
«Ottime, contiamo di vincere già al primo turno».
E dei suoi colleghi genovesi che ne pensa?
«Non ho avuto il tempo di seguirli, sono sempre tra la gente a incontrare comitati e associazioni. Nel 2007 ho ereditato una città lacerata e divisa, dopo campagna elettorale durissima come mai prima. Abbiamo tessuto rapporti con commercianti e artigiani, con comitati di quartiere con iniziative all’insegna della sussidiarietà. Siamo convinti che una città unita, una collaborazione e una sinergia siano il modo migliore per superare questo momento».
Pronti a governare di nuovo allora...


«La gente ci rivoterà a fronte di una coalizione che ha un padre padrone in Capurro e vede insieme ex capogruppo di Forza Italia con i comunisti storici di Rapallo».

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