Cronache

Provaci Genoa, «Balla» sulla lupa

Mantenere la propria identità per infrangere un tabù. Il Genoa stasera (ore 20.45) va all'Olimpico con questa consapevolezza: nello stadio di Italia '90 non ha mai vinto, ma con Ballardini non ha mai perso e ha acquisito forza nei propri mezzi. Nella formazione ci sono novità forzate figlie di infortuni e squalifiche, ma l'allenatore rossoblù non sembra per nulla preoccupato. «Non prevedo nessun grande cambiamento - ha dichiarato il tecnico prima di partire per Roma -. Rispetto a Palermo qualcuno non c'è e qualche altro rientra. L'idea è quella: vedere un Genoa come ultimamente abbiamo visto». Sono così 20 i convocati e tra questi ci sono anche quel Bertolacci e quel Rigoni che avevano creato apprensione per i loro acciacchi.
C'è anche Marco Rossi, ma come dice il mister «è partito perché ha piacere a stare con il gruppo, ma non potrà giocare per un problema al polpaccio». E allora sulla destra si scalda Pisano perché Cassani c'è «ma non è ancora quello che vogliamo noi». La statistica parla di un Genoa vittorioso a Roma l'ultima volta al Flaminio nella stagione 1989-1990, poi solo sconfitte o pareggi. In panchina c'era Scoglio e il gol partita lo regalò Pato Aguilera. Il Grifone di oggi deve invece vendicare la sconfitta dell'andata per 4-2 e nello spogliatoio questa sensazione la si avverte. «Certo che hanno voglia di rivincita - ha sottolineato Ballardini -. Intanto perché c'è un bel palcoscenico e vorranno far vedere di essere altrettanto bravi e all'altezza di una rosa come quella della Roma». Già la Roma, che crede nel terzo posto e insegue la terza vittoria consecutiva del nuovo corso targato Andreazzoli.
«Andiamo a incontrare una squadra che mi pare sia in grande salute e tutto questo ci deve stimolare ancora di più - ha evidenziato -. La Roma ha dei giocatori di grandissimo valore, probabilmente è la società che in Italia ha investito di più, ha speso soldi per prendere giovani di grande avvenire. In questo momento è una squadra dalle grandissime motivazioni». I giallorossi portano in dote il titolo di squadra con il maggior numero di gol di testa ben 14 mentre il Genoa ha dalla sua la vetta tra le squadre che segnano sugli sviluppi di un calcio d'angolo (7 gol). Ballardini viaggia di partita in partita ma non si può non guardare al calendario che dopo la Roma proporrà Milan e Fiorentina. «Sono tre partite terribili, ma dobbiamo affrontarle bene - ha commentato l'allenatore del Grifo - Sappiamo che abbiamo le capacità per farlo. Siamo davvero molto concentrati e consapevoli. Ce la possiamo giocare». Proprio come questa sera con la Roma dove Bertolacci core giallorosso vuole fare bene di fronte ai suoi ex compagni e dove Borriello prova a fare gol a una delle due squadre in serie A contro le quali non ha mai segnato (l'altra è il Pescara, ndr).
Ecco un altro tabù da infrangere per la squadra del Balla che prima della sfida con i giallorossi lascia un'ultima indicazione. «Il Genoa deve fare la partita, una prestazione come siamo abituati ultimamente - ha concluso l'allenatore -. Abbiamo pochi dubbi che questo non accada. Si deve andare avanti così. Il premio è la prestazione». E magari altri punti salvezza. Dalla Primavera intanto il primo colpaccio. A Torino contro la Juve la squadra di Chiappino si è imposta per 2-1.

Questo la probabile formazione del Genoa di Ballardini(3-5-2): Frey, Bovo, Portanova, Moretti, Pisano, Kucka, Tozser, Vargas, Antonelli, Bertolacci, Borriello.

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