Cronache

Quando la scienza diventa spettacolo

Quando la scienza diventa spettacolo

Promessa mantenuta (e, di questi tempi, davvero non è poco...): la Fondazione Edoardo Garrone aveva lanciato, neanche quattro mesi fa, il progetto «Genova Science Centre», mettendoci l'idea e i soldi (a proposito: neanche un euro chiesto a pubblico e privati). Ma soprattutto aveva indicato i tempi di realizzazione. Come dire: una sfida, quella del rispetto del calendario, che, a Genova per non parlare dell'Italia, rappresenta una vera e propria «variabile indipendente». Indipendente, s'intende, da promesse e premesse. E invece, qui, dalle parti della Fondazione, pare d'essere in un altra dimensione: sarà perché «Genova Science Centre» trae ispirazione da un circuito mondiale che propone iniziative rigorose dal punto di vista della preparazione e dell'esecuzione, oltre che dal punto di vista scientifico e spettacolare (tanto da attirare milioni di spettatori-partecipanti attivi, giovani e non solo); sarà anche perché, alla base di tutto, in Fondazione, c'è una concentrazione perfettamente amalgamata di cervelli e volontà ed entusiasmo, dal presidente Riccardo Garrone al suo braccio destro, il segretario generale Paolo Corradi, all'amministratore delegato Antonio Bruzzone.
Fatto sta che ieri c'è stata la presentazione del marchio di fabbrica dell'iniziativa - che si chiamerà «Wow! Genova Science Centre» - e degli annessi e connessi: location, mostra d'esordio, evento a seguire e caratteristiche generali e particolari. Quasi da stropicciarsi gli occhi, anche a considerare che tutto questo accade a Genova e si concretizza a Genova! Spieghiamo, andando in ordine: innanzi tutto il Centro - annuncia Garrone - ospiterà tre eventi all'anno e sorgerà nel cuore del Porto Antico, su un'area di 1500 metri quadrati. In questo senso, c'è intesa convinta e assoluta con il presidente della Porto Antico Spa, Ariel Dello Strologo, presente in sala. Il quale, fra l'altro, ammicca alla «provocazione» del Giornale sui matrimoni annunciati (a sorpresa) e non consumati con altre realtà espositive cittadine...
Ancora: obiettivo ragionevole del Genova Science Centre è toccare almeno la quota di 300mila visitatori all'anno, a fronte di un investimento di oltre 1 milione di euro. Dal 1° marzo 2013 - ed ecco la promessa mantenuta con assoluta puntualità! - la prima mostra «Brain, the world inside your head», prodotta dalla Evergreen Exhibitions, che approfondirà con un taglio educativo-divulgativo gli sviluppi della ricerca scientifica sul cervello attraverso effetti speciali, riproduzioni in 3-D, simulazioni virtuali, l'apprendimento pratico delle attività e della tecnologia interattiva per spiegare il funzionamento interno del cervello, compresi i suoi processi, potenzialità e misteri. Non basta: «Mentre fervono i preparativi a lungo termine», come conferma Bruzzone, da luglio a ottobre 2013 è confermata la «scoperta degli abissi con Extreme deep», mostra interattiva, sempre della Evergreen Exhibitions, che porterà alla scoperta dei misteri degli oceani e degli abissi, le ultime forme di vita scoperte di recente, il fenomeno dei camini idrotermali e le immagini inedite di relitti riprese da sottomarini di ricerca. «Un'avventura che porterà i visitatori ad osservare in prima persona la tecnologia che ha permesso agli uomini di recarsi nel fondo degli oceani». Infine, nel 2014, spazio alla prima europea di «MathAlive!» sulle infinite sfaccettature della matematica.
Aggiunge Corradi: «Le mostre-evento proposte con un calendario pianificato e organico rappresentano la migliore produzione internazionale di intrattenimento con finalità formativa, un elevato livello di interazione, e scenografie e allestimenti tecnologici dedicati ai giovani, alle famiglie e alle scuole». Bruzzone e Corradi sottolineano poi il «dietro le quinte» che ha prodotto la scelta del nome Wow!, studiato e realizzato dall'agenzia genovese di consulenza creativa e strategica Pbcom del «maestro» Lorenzo Piacentini: «L'intenzione è quella di comunicare l'emozione che la scienza suscita quando viene scoperta attraverso un percorso ludico-educativo come quello proposto dal Genova Science Centre. Un modo di dire spontaneo e comune non solo tra i ragazzi - insistono all'unisono il segretario generale e l'amministratore delegato della Fondazione Edoardo Garrone -, ma che soprattutto esprime l'emozione che porteranno a casa dopo averlo provato in prima persona. Il marchio è un po' viso, un po' un sorriso per comunicare la voglia di divertirsi dei giovani». Insomma, si parte. A gran velocità e con le idee chiare.

Mettendo Genova al centro di un circuito internazionale che fa cultura e spettacolo. Wow!

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