Cronache

Quegli sms galeotti tra sindaco e consigliera

«Messaggiare» con la persona sbagliata è solitamente fatale nei rapporti di coppia, ma non solo. Stavolta un sms galeotto ha gettato nel caos un'intera parte politica. Si tratta del gruppo d'opposizione di centrodestra di Ronco Scrivia: uno dei cinque consiglieri è infatti accusato dai colleghi di avere scambiato, durante una riunione di gruppo alla fine di novembre, messaggi telefonici con il sindaco Pd Simone Franceschi. Un dialogo che gli altri consiglieri eletti con la lista «Noi per Ronco» non hanno preso bene, risentendosi come una fidanzata che scopre la propria dolce metà mentre conversa con una rivale in amore, tanto da segnalare il caso al coordinamento provinciale del Pdl.
«Ho scambiato un paio di sms col sindaco, e allora?», è la reazione di Coppola. «Dopo la riunione ho chiesto una delucidazione tecnica a Franceschi: gli ho scritto per sapere quale fosse il primo dei non eletti della nostra lista alle scorse elezioni. Lui mi ha risposto e io l'ho ringraziato. Tutto qui». Ma per i colleghi di minoranza la cosa non si sarebbe limitata ad una semplice domandina. Il consigliere avrebbe scambiato più messaggi col primo cittadino - coinvolto suo malgrado nella faccenda - durante la riunione, senza metterne al corrente gli altri presenti, venuti a conoscenza del carteggio virtuale alcuni giorni dopo. Il capogruppo Natale Gatto vede la vicenda in una prospettiva da spy story: «Altro che richiesta di delucidazioni: il consigliere Coppola ha fornito al sindaco informazioni riservate sull'attività del gruppo. Mi dispiace dover prendere questa posizione, ma sarò costretto a dichiarare in consiglio comunale che il gruppo che rappresento non riconosce più fiducia a Coppola».
«Non vedo perché - replica Coppola - io non possa avere rapporti personali con qualcuno che conosco da sempre. Per me ci deve sempre essere dialogo con gli avversari». Un dialogo la cui modalità è però contestata dai colleghi di Coppola. Il risultato probabilissimo potrebbe essere una spaccatura in una minoranza che le regole elettorali per i Comuni meno popolati costringono ad essere di per sé esigua: cinque consiglieri contro otto.

Spaccatura di fatto ma non formale: Coppola annuncia che qualunque cosa accada rimarrà nel gruppo «Noi per Ronco» anche da separato in casa.

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