Cronache

La Samp di Ferrara come quella di Ulivieri

(...) Juve, Inter e Roma; e con alterna fortuna finì il torneo al 7° posto. Trent'anni dopo, saldamente garantita dalla potente famiglia Garrone e affidata a Ciro Ferrara, la Sampdoria fresca reduce dalla serie B batte nell'ordine Milan, Siena e Pescara. E naturale sgorga la domanda: possibile che la famiglia Garrone già guardi al prosieguo di campionato con la stessa determinazione del Mantovani di allora, o almeno con la loro di 3 anni fa, stagione 2009/10, quando con Del Neri in panchina e Cassano-Pazzini in campo la Sampdoria partì addirittura con 4 vittorie in fila (a spese di Catania, Udinese, Atalanta e Siena) per finire al 4° posto? Edoardo Garrone ha già risposto, in via programmatica, che ritiene non sia più possibile bissare lo scudetto del grande Paolo, epperò dichiarando l'ambizione di portare prima o poi - meglio prima che poi - la sua protetta in Champion's, dotandola del fondamentale stadio di proprietà.
Quanto alla prospettiva che possa essere già questa la stagione di un primo salto di qualità in Europa League, aspettiamo e vediamo: a cominciare da domenica prossima - Marassi, 12.30 - quando andrà in scena la rutilante corrida col Toro di Ventura. Tornerà tra i pali il monumentale Romero papà bis. Il centrocampo non dovrebbe avere problemi perché l'infortunato Poli sarà egregiamente sostituito da Soriano e comunque Ferrara potrà contare su 7 valide pedine per 3 posti. Quanto all'attacco, con questo Lopez formato Maxi che vale 20 gol stagionali, il talentuoso Eder a destra e il fulmineo mancino Estiga finalmente impiegato a sinistra, più Pozzi e Icardi pronti all'uso, offre buone prospettive a breve; per un valido esterno di rincalzo che manca in organico, aspettiamo gennaio.
Il Genoa più bello dal tempo del più bel Genoa di Gasperini maltratta la Juventus per tutto il primo tempo, la prende a pallonate, passa elegantemente in vantaggio ma purtroppo manca ripetutamente il raddoppio che sembra fatto, sicché paga alla lunga subendo la beffa fatale. Bravo De Canio a stupire tutti presentando un tostissimo «4-4-2» a rombo, con il redivivo Bovo in coppia centrale con Canini, un autorevole Sampirisi sulla fascia destra e il miglior Antonelli «genoano» a sinistra, Jankovic-Seymour-Kucka poderoso trio di centrocampo con il puntualissimo Bertolacci avanzato a soffocare Pirlo, e davanti - con Immobile e Borriello - due panzer da cineteca in gara di bravura. Sfortunato De Canio a dover gestire una panchina che non vale un decimo di quella stratosferica della Juve. A De Canio mi sento di rimproverare bonariamente il mancato utilizzo per tempo di Merkel e Moretti, ma ribadisco che lo spettacolare Grifo del primo tempo mi ha entusiasmato. Come ha entusiasmato i 25mila sugli spalti, testimoniato - ad onta dell'intima amarezza per il risultato - dalla calorosissima ovazione finale. Niente paura perciò in vista della dura trasferta all'Olimpico laziale. Questo Grifo dei travolgenti talentuosi panzer (Bovo, Sampirisi, Jankovic, Kucka, Seymour, Bertolacci, Borriello, Immobile) vale ben più dei 3 punti che conta in classifica e - vada come vada domenica - alla lunga lo dimostrerà.


Quanto all'altra Liguria del calcio, campanello d'allarme per lo Spezia in B inopinatamente stoppato ad Ascoli e l'Entella in Prima Divisione sconfitta a casa Albinoleffe, ma prosegue autorevole la marcia del Savona finalmente ambizioso: complimenti e auguri.

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