Cronache

Sanremo si dà una regola per tutelare il paesaggio

È stato un duro e serrato dibattito sull'urbanistica a caratterizzare l'ultima seduta del consiglio comunale di Sanremo. All'ordine del giorno c'era infatti l'adozione della disciplina paesistica, riadattata e adeguata ai rilievi giunti dagli uffici regionali. «Tutto questo ha un valore transitorio in attesa di nuovo Puc – ha spiegato l'assessore all'urbanistica Alessandro Dolzan - la disciplina paesistica è stata rielaborata in base alle indicazioni fornite dalla Regione per salvaguardare il territorio, e non consentirà alcun intervento nelle zone sottoposte a vincolo ambientale». Inevitabilmente la discussione in aula si è quindi incentrata su un tema tanto vecchio quanto irrisolto, ovvero quello relativo alla mancanza da più di trent'anni di un Piano Regolatore. «Il peccato originale sta nel fatto di non avere un Piano Urbanistico Comunale – ha puntualizzato dai banchi dell'opposizione Daniela Cassini – perché si continua ad agire sul territorio con singoli interventi e non si costruisce un'idea complessiva di città». «Qui c'è un'economia in ginocchio - ha aggiunto Leandro Faraldi del Pd – avere un Puc significa non solo costruire nuove case, ma anche pensare a come gestire in futuro questa città, che è stata oggetto di atti vandalici da parte di alcuni costruttori negli anni '60 e '70». Un discorso particolare ha riguardato poi le zone collinari di Sanremo, dove sono presenti centinaia di serre molte delle quali abbandonate. «Servirà una linea comune per affrontare il problema delle aree agricole dove è presente l'85% delle serre di tutta la Liguria» ha infatti detto il consigliere del Pdl Paolo Leuzzi. È stata invece sospesa la pratica relativa all'aumento di capitale sociale dell'Autostrada dei Fiori, dove il Comune è socio di minoranza, per l'acquisizione della Torino – Savona.

Il consiglio non ha, infatti, ritenuto sufficiente la documentazione in proprio possesso sull'operazione.

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