Cronache

Serravalle si dà alla musica aspettando i cinesi

Serravalle si dà alla musica aspettando i cinesi

Alzi la mano chi non ha mai cantato una sua canzone. Anzi, «la» sua canzone, visto che il nome di Gloria Gaynor è legato quasi esclusivamente a I will survive, un classico immortale - come suggerisce il titolo stesso - della disco music. Quest'estate, finalmente, chi vorrà potrà alzarne due, di mani, perché avrà finalmente la possibilità di vedere e ascoltare dal vivo la cantante americana.
L'appuntamento è per il 4 agosto a Serravalle Scrivia: a portare in Italia la star della musica da ballo anni '70 è infatti l'Outlet McArthur Glen, che si assicura così un personaggio di forte richiamo per il consueto «Summer festival», la serie di eventi e concerti che scandisce i mesi estivi nella cittadella della moda nel cuore del triangolo industriale. I puristi storceranno un po’ il naso, ma negli uffici del grande centro commerciale sono convinti che l'allora regina delle discoteche trascinerà senz’altro la rassegna jazz di quest'anno, con cinque concerti gratuiti nella grande piazza su cui si affacciano i negozi, tra gli altri, di Dolce e Gabbana, Prada e Versace. A ricompensare i gusti dei jazzofili ci penseranno il chitarrista virtuoso Bireli Lagrene (28 luglio) e il «latino» Eddie Palmieri (29 luglio), mentre Nina Zilli, col suo stile che ricorda tanto la Mina di metà anni Sessanta, chiude il programma il 5 agosto. L'apertura (27 luglio) è invece affidata a un musicista che, carta d'identità alla mano, gioca in casa: Peppe Servillo degli Avion Travel, casertano doc, è nato ad Arquata Scrivia, dove la famiglia si era trasferita temporaneamente a causa del lavoro del padre di Peppe, dirigente della Cementir.
Ma la musica è solo la punta dell'iceberg, in realtà, nell'oceano di iniziative e accordi che l'Outlet sta studiando, pur in tempi di crisi economica generalizzata, per andare a caccia di clienti e battere la quota di 4 milioni e 200mila visitatori che, portafogli e carta di credito alla mano, nel 2011 hanno varcato la soglia del villaggio dello shopping. Chiaro: per registrare ancora cifre a sei zeri, bisogna rivolgersi alla clientela internazionale, e da anni a Serravalle i russi sono accolti a braccia aperte, con tanto di commesse ferratissime nella lingua di Gogol; ora però è la volta dei cinesi: in questi giorni, per la prima volta dall'apertura dell'Outlet nel 2000, alcune migliaia di clienti orientali faranno tappa in basso Piemonte. È l'effetto dell'accordo con un tour operator di Pechino, che ha inserito nel viaggio in Italia dei propri turisti (facoltosi, si spera) una sosta piemontese dedicata allo shopping. La prima esperienza di una lunga serie, assicura Daniela Bricola, direttrice dell'Outlet di Serravalle: Cina e Russia contribuiranno largamente ad aumentare un afflusso che, secondo i dati di inizio anno, si direbbe già in crescita.
E per mantenere alta l'asticella degli affari, ma pure dell'immagine, McArthur Glen ha messo in campo iniziative che raggruppano anche gli altri outlet italiani dello stesso marchio: Barberino, Noventa di Piave, Castel Romano, Caserta. È il caso del Vintage Fashion Festival, un'esposizione-mercato itinerante di capi d'abbigliamento originali dagli anni Quaranta agli anni Ottanta. La tappa di Serravalle, l'ultima, è in programma dal 18 al 24 giugno: iniziativa collaterale è la mostra Il giro del mondo in 80 foulard con una grande collezione di pezzi d'epoca provenienti da tutto il mondo.

Alaska, Cile, Sudafrica, Italia e naturalmente anche Cina: una terra che per l'Outlet, vista la grande voglia di accordi turistici con l'Oriente, è sempre più vicina.

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