Cronache

Sulle montagne manca solo la neve

La stagione sciistica del 2011 si è chiusa con un bilancio disastroso, che ha messo in ginocchio un sistema turistico collaudato. Il motivo non è solo la crisi dei mercati, quanto piuttosto l'assenza della protagonista indiscussa delle piste da sci, ovvero la neve. Su questo punto autorità e gestori sono tutti d'accordo: gli impianti, e non solo, della provincia di Cuneo non possono sopravvivere senza neve. L'Assessore regionale al turismo Alberto Cirio ricorda «ogni anno che la neve è per noi, e per tutto il Piemonte, la prima fonte di turismo». Mentre Paolo Bongioanni, direttore di Atl Cuneo, e padrone di casa della presentazione dell'offerta turistica della Granda per l'inverno 2012-2013, aggiunge: «Il turismo della neve va salvaguardato: la provincia e soprattutto la Regione, hanno consentito agli impianti di prendere una boccata d'aria».
«Nelle stagioni con buon innevamento - ha inoltre sottolineato Sandro Rulfi della Camera di Commerio di Cuneo - il turismo invernale crea un indotto sul territorio del valore di 150milioni di euro». Un tema sentito dagli operatori turistici del Cuneese: l'annuale appuntamento con la presentazione sciistica ha richiamato più di 150 persone, tra sci club e autorità, che vogliono rifarsi della scorsa stagione, e tornare a mettere gli sci: «Si tratta di un risultato importante, il migliore da quando organizziamo queste serate - ha sottolineato Bongioanni -. Nonostante il momento difficile, registriamo tanti segnali positivi e ringraziamo gli enti che ci sostengo, e soprattutto la Regione Piemonte per la sua vicinanza e i fondi che mette a disposizione».
«Dal 2005 al 2010 solo le stazioni sciistiche del torinese, in particolare i comprensori di Sestriere e Bardonecchia, hanno ricevuto i finanziamenti per l'innovamento programmato: abbiamo sanato questa situazione, modificando la normativa, in modo da garantire l'innevamento a tutte le piste della Regione. Abbiamo tutelato anche le piccole stazioni con dei finanziamenti dedicati, stanziando 2milioni e 400mila euro»: così William Casoni, assessore al Commercio della Regione, che ha voluto ricordare lo stretto legame tra il benessere del territorio e le società che gestiscono gli impianti, portando ad esempio «il caso di Montoso, un piccolo centro che ha assistito al crollo degli immobili in seguito alla chiusura dell'impianto e al conseguente abbandono dei flussi turistici».
«Il nostro fatturato - ha aggiunto Pietro Blengini, assessore turismo della provincia - proviene all'80% dal Piemente e dalla Liguria: abbiamo un turismo di tipo "pendolare"; i nostri clienti provengono infatti principalmente da Genova, Savona, Nizza, Asti o Torino, attratti dalla vicinanza e dalla comodità: abbiamo due grossi comprensori, molte piccole stazioni sciistiche, piste ben battute e prezzi dei biglietti sono sostanzialmente bloccati dal 2010».
Più che la crisi economica vera e propria si fa sentire quindi la crisi della neve: il territorio e le amministrazioni sono pronti a dare il via alla prossima stagione sciistica, forti di 20 stazioni sciistiche e centinaia di metri lineari di piste. Sciolto il nodo di Garessio 2000, che inizialmente sembrava immobilizzato dall'incertezza: tre giorni fa il gruppo torinese Maccarella ha acquistato i diritti per la gestione trentennale degli impianti, che apriranno il prossimo 22 Dicembre. Ancora dubbi su Lurisia invece, che da anni annuncia un congiungimento con il comprensorio del Mondolè, ma si trova a dover affrontare la delicata questione della salvaguardia delle falde acquifere, e la cui stazione ha sofferto pesantemente la mancanza di neve dell'inverno 2011. Resiste Viola St.Grèè, riaperta nel 2010 dopo 15 anni di chiusura, mentre a San Giacomo di Roburent sono stati inaugurati il nuovo Snow Park e il bike Park, la risposta del comune di Roburent alla mancanza di neve, che riconverte le piste in discese libere per gli appassionati della bicicletta.
Novità anche nel comprensorio di Mondolè, che, a partire da quest'anno, aggiunge alla tradizionale offerta, anche grazie al potenziamento dell'innevamento artificiale, anche un percorso di sci nordico a Pratonevoso. A Limone è stato completato il rifugio Morel a 1600 metri, mentre i gestori di Pian Munè-Paesana hanno fatto sapere che terranno aperta la baita e proporranno percorsi con le racchette, sebbene i lavori della stazione sciistica non consentano un'apertura degli impianti per quest'anno.

Al Monviso, simbolo della Granda e logo della Paramount Picture, manca davvero solo la neve per ripartire con lo sci.

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