Cronache

Tursi pensa al tutor Ma la Sopraelevata non è ancora a norma

Tursi pensa al tutor Ma la Sopraelevata non è ancora a norma

Caro Massimiliano, il Comune di Genova ci ha abituato negli anni a varie dimostrazioni di scarsa «sensibilità» politica ed amministrativa, però credo che questa volta il «caso della mancata fasciatura» della Sopraelevata abbia superato il limite del pudore fra il «non fare» ed «il fare» per il bene dei cittadini.
Le risposte dell’amministrazione che mettono una qualche relazione per il problema sicurezza urbana fra la connessione del tutor e della fasciatura è la stessa cosa che nel calcio si verifica quando un allenatore chiede un centroavanti ed il presidente gli compera in terzino (a Genova questo lo sappiamo bene).
Al riguardo credo che la migliore sentenza sul fatto siano le parole dell’avvocato Giovanni Gerbi: «Non può ritenersi immanente al nostro sistema giuridico una regola per cui o si fa tutto o non si fa niente». A mio dire qualunque amministrazione pubblica dello Stato ha il dovere giuridico e «morale» di fare tutto il possibile per rimuovere una situazione di criticità e pericolo nell’ambito del proprio territorio. In particolare se l’intervento è di tipo strutturale più che ambientale.
La Sopraelevata rappresenta da anni opera di fondamentale importanza per la città, ma non più a norma. Non si può stare guardare e continuare a prendere in giro il cittadino genovese. Sono due cose totalmente diverse che rispondono a situazioni di criticità oggettivamente diverse.
Il tutor identifica un «controllo» sulla velocità del mezzo e si potrebbe dire passivo per l’utente. Invece la fasciatura è un qualcosa di attivo perché è impattante sulla velocità qualunque essa sia. Si può cadere sulla Sopraelevata anche a 20 Km/h e spaccarsi la testa!!!
Risulta palesemente migliorativo per la comunità fare qualcosa che non fare niente come ora. La politica di una città viene determinata dalla sommatoria delle «operazioni» fatte sul territorio in grado di migliorare e tutelare la vita dei cittadini. Non c’è alcun dubbio che la protezione «in gomma» del guardrail della strada Aldo Moro rientra a pieno titolo in questa casistica.
La politica deve crescere, deve diventare grande ed essere in grado di camminare con le proprie gambe dove casi come questo identificano il peggio della relazione politica - cittadino.


Prima vengono gli interessi della gente e poi le motivazioni/giustificazioni di chi opera nell’ambito dell’amministrazione pubblica.

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