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Germania: il ministro di origine turca dice no al crocefisso a scuola ed è bufera

Bufera politica all'interno del partito cristiano-democratico per la proposta del nuovo ministro per gli Affari sociali della Bassa Sassonia, la tedesca di origine turca Aygul Ozkan, di togliere il crocefisso dalle aule

Germania: il ministro di origine turca dice no al crocefisso a scuola ed è bufera

Bufera politica all'interno del partito cristiano-democratico per la proposta del nuovo ministro per gli Affari sociali della Bassa Sassonia, la tedesca di origine turca Aygul Ozkan, di togliere il crocefisso dalle aule scolastiche e di vietare anche l'uso del velo islamico. Angela Merkel ha duramente respinto la proposta, facendo sue le dichiarazioni del ministro federale per l'Integrazione, Maria Boehmer (Cdu), secondo la quale il crocefisso nelle scuole costituisce in Germania «una tradizione cristiana vecchia di secoli e la croce è l'espressione della nostra tradizione e del nostro sistema di valori». Un portavoce governativo ha affermato oggi a Berlino che il cancelliere condivide pienamente l'opinione della signora Boehmer, che «si è espressa in maniera chiara». Aygul Ozkan dovrebbe insediarsi domani come ministro ad Hannover, ma dall'interno della Cdu piovono le critiche sul governatore Christian Wulff (Cdu), il quale, secondo l'esperto di etica sociale del partito cristiano-demosratico, Wolfgang Ockenfels, «avrebbe dovuto informarsi accuratamente sul pensiero di fondo della Ozkan, prima di nominarla ministro», poichè la figlia di un sarto turco immigrato ad Hannover «apparentemente non conosce nemmeno il programma della Cdu». Il vice capogruppo dell'Unione cristiano-sociale bavarese (Csu), Johannes Singhammer, ha definito «semplicemente assurda» la nomina di Ozkan, paventando che nelle scuole tedesche si scateni «un nuovo Kulturkampf», la lotta alla Chiesa cattolica scatenata alla fine dell'Ottocento dal cancelliere di ferro Otto von Bismarck. In un durissimo editoriale la Frankfurter Allgemeine Zeitung scrive che «un laicismo come quello manifestato dalla signora Ozkan non era stato ancora mai espresso da un ministro della Cdu».

Secondo il giornale, questo laicismo è «tutt'altro che liberale, poichè ha alla base una concessione repressiva della religione».

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