Cronache

Giallo della Concordia: donne, vino o bravata? Ora il relitto si sposta

Al Giglio è ancora allerta maltempo. Lo scafo si muove e rischia di finire nell'abisso. Operazioni ferme. Nuovi dubbi sulla versione del comandante: il naufragio potrebbe essere causato da una sfida di velocità

Giallo della Concordia: donne, vino o bravata? Ora il relitto si sposta

Continua a destare preoccupazione la situazione della Costa Concordia, naufragata davanti alle coste del Giglio. Già nei giorni scorsi la nave aveva fatto registrare alcuni movimenti, spingendo i soccorritori a fermare le operazioni a bordo. Anche oggi quelli che potrebbero essere spostamenti di assestamento preoccupano chi sta monitorando la situazione.

Secondo i rilevamenti effettuati con laser e prisma topografici, lo scafo della Concordia si sposta di circa un centimetro e mezzo all'ora. Il risultato degli spostamenti potrebbe portare a un nuovo assestamento o all'inabissamento del relitto nell'abisso sottostante. Al momento le ricerche sono state nuovamente sospese per non mettere a rischio sommozzatori e soccorritori al lavoro sul luogo del naufragio.

Nel pomeriggio i soccorritori al lavoro immergeranno un Rov, un robot teleguidato, vicino al relitto, nel tentativo di capire se sia fattibile un ancoraggio del relitto al fondale, per impedire l'inabissamento della Concordia.

Rimane anche alta l'allerta mareggiate, previste a partire da oggi pomeriggio. La giornata di oggi sarà caratterizzata da mare mosso fino alle 13 a causa del Libeccio. In serata un vento di Maestrale potrebbe influire pesantemente sull'assetto della nave. Un nuovo peggioramento del meto è previsto tra domenica e lunedì, quando si ripresenterà la stessa situazione di oggi.

E la situazione è resa ancora più critica dalla presenza nel relitto di vernici, detersivi, oli, e rifiuti di ogni genere che, in aggiunta al combustile ancora contenuto nei serbatoi fa temere per il tratto di mare circostante. La minaccia ecologia riguarda sia l'isola del Giglio che l'Argentario ed è già iniziata, con lo sversamento in mare di diverse sostanze, tra cui potrebbero essere presenti policlorobifosfati e policlorotrifosfati, molto pericolosi per la salute. Certa la presenza di oli idrodinamici e fluidodinamici per la scorrevolezza dei portelloni, per le valvole e altre strutture di bordo.

L'ultima ipotesi: una bravata di Schettino?

Spunta intanto una nuova possibilità sulla notte del naufragio. Due isolani del Giglio avrebbero dichiarato che l'ancora della Concordia sarebbe stata gettata dopo lo sbandamento della nave, quindi a nave ferma e non prima, come dichiarato dal comandante Schettino.

E quello emerso dal racconto degli isolani non è neppure l'unico dubbio sulla notte del naufragio. Si sta rafforzando in queste ore l'ipotesi di una bravata del comandante, che avrebbe spinto la nave troppo vicino alla costa e a velocità troppo sostenuta. La Procura sta ascoltando in queste ore molti testimoni, sia membri dell'equipaggio che passeggeri ed è lo stesso procuratore capo, Francesco Verusio, a lasciar intendere che la tragedia potrebbe non essersi verificata per "l'inchino" della nave ma per "una dimostrazione di bravura del comandante Francesco Schettino", una bravata costata molto cara. Conferme in questo senso potrebbero arrivare dalla scatola nera di bordo.

Il sospetto è quindi quello che Schettino si sia lasciato andare a una sorta di prova di coraggio, lanciandosi in velocità tra i due scogli delle Scole a sud dell'isola, a 150 metri dalla costa e a soli 50 metri l'uno dall'altro. Il comandante avrebbe provato, quando ormai era troppo tardi, a virare violentemente a dritta per evitare l'impatto.

Il legale che difende Schettino ha nel frattempo annunciato che chiederà la scarcerazione del suo assistito, contro il provvedimento del gip di Grosseto che ha convalidato il fermo ai domiciliari. 

Sulla posizione del comandante emergono anche ulteriori dubbi. Un albergatore del Giglio avrebbe visto Schettino con in mano un computer il giorno dopo il naufragio, ma il laptop sarebbe poi sparito.

Festeggiamenti in plancia

La notte del naufragio Schettino si sarebbe trovato con una donna straniera - nella giornata di ieri identificata come Domnica Cemortan, ballerina e ex dipendente della Costa nel ristorante Club Concordia. Un passeggero savonese avrebbe anche notato il comandante mentre beveva diversi bicchieri di vino. Sempre il passeggero racconta che il comandante avrebbe bevuto "Almeno un intero decanter" di vino.

Schettino si sarebbe allontanato poi con la ragazza moldava e il maitre verso la plancia della nave e testimoni hanno dichiarato di aver visto la ragazza vicino al timone, o nel salottino poco distante, prima che il comandante si mettesse al timone.

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