Roma

Un giardino per il teatro «di strada»

Anna Frangione

Comincia sulla strada, al Clivo di Rocca Savella altezza lungotevere, la XXII edizione del Festival internazionale del teatro urbano. Questa sera i nove musicisti di «Dadamp» accompagneranno il pubblico al Giardino degli Aranci dove si esibiranno alle 22.15 con melodie klezmer, yiddish, blues e dixieland. Negli scorsi anni si recitava anche alle fermate dei bus e in metropolitana. Ma non chiamatelo teatro di strada. «Il lavoro teatrale si integra con lo spazio urbano e lo valorizza, e viceversa - spiega Francesca Tranfo, del gruppo Abraxa Teatro - Rendiamo i luoghi urbani più scenografici». Per questa edizione, un unico set, il Giardino degli Aranci, accoglierà tutti gli spettacoli di questa sera, del 10 e 11 settembre. Il menu comprende teatro e musica, con ingresso gratuito, e l’esposizione permanente dei lavori di pittura, fotografia, fumetto dei vincitori di «MarteLive 2005». La Compagnia veneziana Pantakin sarà la prima a salire sul palco alle 21.15 con la commedia dell’arte «Il Principe Moro. Acrobazie in maschera per dramma giocoso», con la regia di Michele Modesto Casarin. Saranno in scena i complotti e le cospirazioni della Venezia del ’600 e le maschere di Pantakin si muoveranno tra improvvisazione e giocoleria, canto e acrobatica. Libero spazio alle percussioni e ai giochi del fuoco domani alle 22.15 con i Quetzalcoalt, gruppo messicano che mescola musica, teatro e danza ispirandosi alla tradizione azteca. Durante la Notte Bianca si cambierà scenario e si andrà a Villa Flora per «Il Cantastorie delle Celebrità» di Abraxa Teatro con Francesca Tranfo, unica interprete del testo di Achille Campanile «Le vite degli uomini illustri», una galleria di ritratti ironici da Dante ad Alfieri. Dalle 21 alle 3, quattro spettacoli a intermittenza saranno scanditi dal gruppo di danza Buto «Non Company».

Vestiti di bianco, i danzatori andranno a prendere gli spettatori direttamente alla fermata del bus 710 di Largo La Loggia.

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