Giro d'Italia

Giro, Grossglockner: Contador padrone del Giro Solo Rujano con lui. Staccati Nibali e Scarponi

Dopo l'Etna altro numero pirotecnico della maglia rosa sulla prima cima alpina del trittico terribile. Solo il colombiano gli resiste e Contador lo lascia vincere. Oltre un minuto e mezzo di ritardo per Nibali e Scarponi. Sono secondo e terzo in classifica, ma a oltre 3'

Giro, Grossglockner: Contador padrone del Giro 
Solo Rujano con lui. Staccati Nibali e Scarponi

Grossglockner - Contador stritola il Giro. Dopo l'Etna si prende anche il Grossglockner. Lo spagnolo lascia sul posto la concorrenza a 8,4 km dal traguardo della cima austriaca e allunga in classifica nella prima giornata di "inferno" sulle Alpi. Solo il colombiano Rujano riesce a stare a ruota della maglia rosa. Niente da fare per gli italiani con ambizioni di classifica. Nibali e Scarponi restano a guardare e arrivano sul traguardo a 1'36". Salgono al secondo e al terzo posto in classifica: ma galleggiano rispettivamente a 3'09" e 3'16" dal leader. Impressionante lo strapotere dello spagnolo, una "cattiveria" forse amplificata dalle notizie che arrivano dal Tas: fissata dal 6 all'8 giugno l'udienza sul caso di doping al Tour de France. Contador era stato trovato positivo al clembuterolo, ma la giustizia sportiva di Madrid lo ha assolto. Se Losanna accoglierà il ricorso di Wada e Uci sarà squalificato. La sua corsa sulle strade del Giro ha l'immagine di uno schiaffo al mondo del ciclismo. Gli avversari sono annichiliti da tanta forza. Anche il linguaggio del corpo li tradisce. Appena la strada sale teste basse e incassate nelle spalle. Ad aspettare il colpo di grazia del Pistolero di Pinto.

Il momento decisivo Annullato il tentativo dei 16 fuggitivi della mattina, la corsa si infiamma sulle rampe dei 17 km che portano a Grossglockner. E' Rujano ad aprire le danze. Sulle ruote del colombiano si porta il basco Anton. Contador lascia fare. Ma appena si muove Scarponi la maglia rosa chiude immediatamente il buco. E, dopo qualche metro, riparte. Il marchigiano della Lampre si alza sui pedali, ma è tentativo che dura qualche secondo. Poi forse la lezione dell'Etna insegna: meglio non provare a seguire in bicicletta una moto. Solo Rujano resta a stare con Contador, fino al traguardo. Qualche tornante più indietro, tra le nuvole, gli scrosci di pioggia e le cime dei pini Nibali e Scarponi non riescono a organizzare una reazione convincente. Dal gruppetto dei migliori scappano anche Gadret, il francese della Ag2r, e Anton. Chiudono rispettivamente terzo e quarto staccati di 1'28" dalla coppia di testa. Nel finale, con le pendenze meno impegnative, il gruppetto degli italiani recupera qualcosa: Kreuziger regola gli uomini di classifica che chiudono a 1'35" dall'uomo in rosa. Sempre più padrone del Giro. E domani e domenica altre salite. Dopo i 44,5 km di oggi, domani sono 46,8 con i terribili Crostis e Zoncolan nel finale. E domenica tocca a Giau, Fedaia e Gardeccia. Contador rischia di chiudere la tre giorni con un quarto d'ora di vantaggio.

Contador: "Non ho matato il Giro" "È stata una giornata importante ma non ho matato il Giro". Con il secondo posto nella 13esima tappa lo spagnolo della Saxo Bank consolida il primato in classifica generale. "È stato un giorno incredibile, molto duro. Quando ho visto che le gambe rispondevano, ho capito che poteva essere una giornata importante" dice la maglia rosa a tappa conclusa. "Il risultato di oggi è estremamente positivo, ma manca ancora molto. Bisogna sfruttare ogni occasione, bisogna approfittare di ogni opportunità perché la prossima settimana potrei essere finito..." aggiunge. Ma è scaramanzia.

Dagli italiani bandiera bianca Sembrano arrendersi davanti al Pistolero. Nibali e Scarponi, le due speranze dell'Italia a questo Giro, si accontentano di prendere la targa dello spagnolo in salita. Il siciliano della Liquigas è rimasto sempre a ruota: "Non c'era niente da fare, ci ho provato, ma Contador aveva una marcia in più. Anche Scarponi ha provato a scattare, ma è stato inutile. Ora dobbiamo inventarci qualcosa o sperare in una crisi dello spagnolo. Oggi si è fatto sentire anche il freddo". Il marchigiano della Lampre almeno non è andato fuorigiri come sull'Etna: "Non c'è stato nulla da fare. Stavo meglio che sull'Etna, ho provato due volte a scattare, ma dopo la seconda è partito lui ed è andato via.

In ogni caso la mia condizione è in crescendo e ho acquisto morale in vista di domani e delle prossime salite".

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