Il delitto di Garlasco

Il giudice accelera: a fine mese decisione sul giallo di Garlasco

Il giudice accelera: a fine mese decisione sul giallo di Garlasco

Rita Poggi, la mamma di Chiara, sembra più distesa. Superata l'emozione della prima volta, ora partecipa insieme al marito all'udienza preliminare sul giallo di Garlasco con diligenza e con un minimo di tranquillità. Per tre volte, nella stessa aula del Tribunale di Vigevano sono entrati i genitori di Chiara, che si sono costituiti di parte civile, e l'ex fidanzato Alberto Stasi, imputato di omicidio volontario. Neanche uno sguardo o una stretta di mano: niente di niente. Le due parti si sono ignorate, mentre l'udienza avanzava faticosamente fra discussioni tecniche, eccezioni e questioni varie. Il gip Stefano Vitelli ha fissato un calendario abbastanza fitto: il prossimo appuntamento sarà martedì 17, pio si passerà al 28, infine è prevista udienza il 30 marzo. Quel giorno Vitelli deciderà se rinviare a giudizio Stasi o proscioglierlo. Obiettivamente appare molto difficile, per non dire impossibile, immaginare che sulla base degli elementi raccolti dalla Procura di Vigevano, prove e indizi quantomeno controversi, il giudice possa decidere di prosciogliere l'imputato e chiudere il caso con una nulla di fatto. Altra ipotesi, remota ma non così sorprendente, è che il gup possa disporre una nuova perizia: in questo caso il gup deciderebbe più avanti, magari fra due mesi. L'impressione generale è che comunque si vada verso un processo in corte d'assise a Pavia, dibattimento che si aprirebbe nei prossimi mesi, probabilmente in autunno. A cambiare le carte in tavola potrebbe semmai essere una richiesta di rito abbreviato, come previsto dal codice: l'abbreviato prevede un dibattimento lampo, a porte chiuse, di fatto sulla base delle prove raccolte dal Pm, ma in cambio l'imputato ottiene lo sconto automatico di un terzo sull'eventuale pena. Questa ipotesi pare però tramontata.

Intanto, la discussione prosegue: in particolare sul pc di Alberto che, secondo la difesa, sarebbe stato aperto dagli investigatori prima ancora delle verifiche informatiche; poi sull'autopsia e sull'ora della morte che oscilla vistosamente nelle diverse ricostruzioni; infine sul percorso seguito da Alberto all'interno della villetta dei Poggi al momento del ritrovamento del cadavere.

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