Cronache

La giunta del Comune di Albenga perde i pezzi

Dimissioni sospette. Dovute formalmente a motivi di salute, ma che, secondo alcuni, «puzzerebbero» di strategia politica. Sono quelle di Sergio Ravera, fino a qualche ora fa assessore all'Ambiente, Demanio e Viabilità del Comune di Albenga.
A fiutare il marcio in una scelta apparentemente di natura personale è, dai banchi dell'opposizione, Angelo Barbero, ex forzista passato ad Alleanza Nazionale e recentemente eletto nel Direttivo della Federazione provinciale del partito. Proprio Barbero, nel corso dell'ultimo Consiglio comunale, aveva sferrato un duro attacco nei confronti dell'ormai ex assessore che, da ben cinque sedute, mancava all'appello del parlamentino ingauno. Al punto da presentare una mozione di sfiducia nei suoi confronti che sarebbe stata discussa nell'assemblea successiva. Una richiesta vanificata però dalla presentazione di dimissioni spontanee da parte di Ravera, per motivi di salute e familiari. «Non c'è nulla di spontaneo nel comportamento dell'ex assessore - insiste Barbero -. La verità è che in questi mesi ha preso decisioni discutibili, contestate sia dai cittadini, come la nuova viabilità, sia da alcuni esponenti della sua maggioranza, che si sono astenuti al momento di votare il regolamento sulla raccolta differenziata da lui voluto. E così, quando si è presentato il rischio di discutere una mozione sul suo operato che rischiava di spaccare la sua stessa parte politica, si è preferito fare un passo indietro».
Eppure la maggioranza si è mostrata compatta nel sostenere il proprio alleato cui, in un comunicato ufficiale, rivolge un ringraziamento per il lavoro svolto e per gli «eccellenti risultati conseguiti», sottolineando di aver cercato di dissuadere per più di un mese Ravera dal rassegnare le dimissioni. «La maggioranza - continua Barbero - difende l'uomo, ma non il politico le cui decisioni sono state criticate da varie parti. Non penso che gli riproporrebbero quella poltrona.

E poi se si tratta davvero di problemi di salute perché non si è dimesso prima? E dove sono i certificati medici che giustificano le assenze ai consigli comunali? Personalmente sento puzza di dimissioni politiche».

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