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Giustizia, processo breve il Pdl torna all'attacco: "Subito in commissione"

Il Pdl ha chiesto di mettere all'ordine del giorno dei lavori della Commissione giustizia di questa settimana l'esame del disegno di legge sul processo breve. Pd: "Lo contrasteremo con ogni mezzo". Fli: "Pronti a scendere in piazza"

Giustizia, processo breve 
il Pdl torna all'attacco: 
"Subito in commissione"

Roma - Il capo gruppo del Pdl in Commissione Giustizia della Camera, Enrico Costa, ha chiesto con una lettera in Commissione di rimettere all’ordine del giorno dei lavori di questa settimana l’esame del ddl sul processo breve. Il provvedimento è all’esame della Commissione presieduta da Giulia Bongiorno (Fli) già dal gennaio scorso. Ma, dopo numerose audizioni, di questo provvedimento non si è più parlato. 
"Sono in atto proposte emendative che valuteremo", dice Costa. 

Fli pronto a scendere in piazza "Contro la proposta di processo breve, devastante per il sistema giudiziario italiano, faremo una battaglia parlamentare durissima con ogni mezzo previsto dai regolamenti", ha dichiarato Fabio Granata, vicepresidente Fli della commisione Antimafia. "Siamo - ha proseguito - in piena emergenza democratica e bisogna rispondere con strategie adeguate. La destra repubblicana e legalitaria di Futuro e Libertà - conclude - è pronta alla mobilitazione in Parlamento e nelle piazze".

Le altre reazioni "Il processo breve, che il Pdl vorrebbe riesumare in Commissione Giustizia della Camera, è un ddl inaccettabile". Lo afferma in una nota Luigi de Magistris, eurodeputato e responsabile giustizia Idv. "Ora che si stringe il cerchio giudiziario intorno a Berlusconi - aggiunge De Magistris- ecco che si riattiva la micidiale pletora dei suoi avvocati personali, quelli che siedono in Parlamento e che hanno il compito di garantirgli l`impunità per mezzo dell`abuso di legge".

Il Partito Democratico Anche il Pd fa sentire la sua voce. "Contrastiamo in ogni modo la proposta di processo breve del Pd con ogni mezzo", nelle convinzione che si tratti di una legge che "serve solo a soddisfare smanie vendicative del Premier". "E' una richiesta - affermano il responsabile Giustizia del Pd Andrea Orlando e la capogruppo in commissione Giustizia Donatella ferranti- irresponsabile.

Quel provvedimento non serve ai cittadini e metterà in ginocchio il sistema giustizia, cancellerà centinaia di migliaia di processi vanificando così il fruttuoso lavoro dello stato nella lotta alla criminalità, con buona pace della certezza della pena e dei diritti delle vittime". 

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