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Giustizia, Silvio Berlusconi incontra Obama: "In Italia c'è una dittatura dei giudici di sinistra"

A margine del G8 di Deauville, il Cav. si è avvicinato a Obama e gli ha detto: "In Italia abbiamo quasi una dittatura dei giudici di sinistra". Replica l'Anm: "Non ci prestiamo a strumentalizzazioni legate alla campagna elettorale". Bersani: "Vuole chiedere l'intervento Nato?". Casini: "Stiamo perdendo il senso delle dimensioni"

Giustizia, Silvio Berlusconi incontra Obama: 
"In Italia c'è una dittatura dei giudici di sinistra"

Un breve incontro, due minuti di confronto a margine del G8 di Deauville, in Francia. Silvio Berlusconi è passato vicino al padrone di casa Nicolas Sarkozy, si avvicinato a Obama, gli ha messo una mano sulla spalla e, alla presenza di un interprete, avrebbe iniziato a parlare con il presidente degli Stati Uniti. In Italia "abbiamo quasi una dittatura dei giudici di sinistra", ha detto il presidente del Consiglio. Dalle immagini che riprendono il colloquio tra Berlusconi e Obama si sente che il premier si sofferma sulla situazione della magistratura in Italia. "Noi abbiamo presentato - ha detto - una riforma della giustizia che per noi è fondamentale, in Italia abbiamo quasi una dittatura dei giudici di sinistra".

L'Anm replica stizzita L’Associazione nazionale magistrati dice di non voler entrare in polemica con il premier ma prende le distanze dalle sue parole: "Non ci prestiamo - ha commentato il presidente dell’Anm Luca Palamara - a strumentalizzazioni legate alla campagna elettorale. La magistratura è una istituzione fondamentale dello Stato di diritto".

L'attacco di Casini e Bersani "Mi sembra che stiamo veramente perdendo il senso delle dimensioni", ha commentato il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini non credendo che il premier abbia pronunciato davvero quelle parole. "Chissà cosa gli ha detto e che non avete sentito", ha aggiunto. Caustico anche il commento di Pierluigi Bersani: "Non so se Berlusconi chiederà ad Obama l’intervento della Nato". Il segretario del Pd aggiunge: "Due giorni fa era l’anniversario della morte di Falcone.

Dedicherei una riflessione di trenta secondi al fatto che in quegli anni c’erano persone che si sacrificavano per salvare la Costituzione e le leggi mentre oggi si sacrificano la Costituzione e le leggi per salvare la pellaccia di una sola persona".

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